La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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CAPO XIII.<br />
Morte <strong>di</strong> Luigi XI.; assunzione al trono <strong>di</strong> Carlo VIII.; pratiche <strong>di</strong><br />
<strong>Francesco</strong> nella morte dell’uno, e nel governo dell’altro.<br />
E venne finalmente quel dì fatale tanto, siccome già <strong>di</strong>cemmo, <strong>da</strong>pprima<br />
temuto <strong>da</strong> Luigi, e cotanto <strong>da</strong>ppoi sospirato, in cui egli sciolto <strong>da</strong>lle ambasce che<br />
gli provenivano <strong>da</strong>lla cagionevolezza <strong>di</strong> sua salute, cominciò a godersi del<br />
riposo che per mezzo della sua morte, possiamo sperare, gli avesse<br />
apparecchiato Id<strong>di</strong>o in quella felice eternità. Ma vedendosene vicino l’arrivo,<br />
comecchè <strong>Francesco</strong> <strong>di</strong> già vedesse l’animo del Re pronto ed apparecchiato a<br />
lietamente riceverlo, pur non<strong>di</strong>meno non tralasciò <strong>di</strong> tutte le parti suo fornire,<br />
perché il cuor <strong>di</strong> lui non perdesse la bella pace che omai godeasi<br />
nell’in<strong>di</strong>fferenza che sentiva <strong>di</strong> vivere, e nella rassegnazione a morire. Nell’anno<br />
duqneu millequattrocentottantatrè, ne’ primi dì del mese <strong>di</strong> Agosto aggravassi<br />
forte il male del Re, in guisa che ciascun <strong>di</strong> leggieri argomentar potea la vicina<br />
sua morte. Ne dì ventesimoquinto del medesimo mese, nel qual giorno si celebra<br />
la festa <strong>di</strong> S. Luigi Re <strong>di</strong> Francia, <strong>Francesco</strong> rinserossi solo con Re nel suo real<br />
gabinetto; e tennegli così fatto <strong>di</strong>scorso per ultima volta in cui potea egli vivere<br />
il destro <strong>di</strong> lungamente parlargli, ed il re la consolazione <strong>di</strong> sentirlo. – Dissegli,<br />
oramai avvicinarsi a velocissimo passo la sua morte. Egli se infino allora era<br />
stato <strong>di</strong>sposto a riceverla dovere <strong>di</strong> presente essere apparecchiato più che mai ad<br />
incontrarla benanco: e soggiuntegli che nel dì trentesimo <strong>di</strong> quello stesso mese<br />
sarebbe egli <strong>da</strong>gli affanni della <strong>vita</strong> alla eternità trapassato. Pochi giorni perciò<br />
restargli per rivedere gli ultimi conti della passata sua <strong>vita</strong>. Non dover perdere<br />
quel tempo che tanto più prezioso gli era in quantocchè era ultimo ed era<br />
brevissimo. Con tutta serietà dover rivedere gli affari <strong>di</strong> sua coscienza, <strong>da</strong>cchè<br />
non era per aver tempo <strong>da</strong> trattarli un’altra volta. Le cose del Regno dover