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La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi

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considerazione del prudente reggitore, il quale saprà facilmente trarre<br />

argomento, siccome suol <strong>di</strong>rsi, <strong>da</strong>lla misura dell’unghia, qual fosse mai la<br />

grandezza del lione.<br />

Giorgio <strong>di</strong> Tolo <strong>da</strong> Castellaraud stranamente impazzì nel cervello, e quel<br />

che fu <strong>di</strong> peggio, tale e così fattamente gli si <strong>di</strong>stemperò in capo il senno, che<br />

<strong>di</strong>ede anche in furie. Così privo <strong>di</strong> sentimento e tutto ripieno <strong>di</strong> furore andò<br />

vagando per quelle campagne un anno intero. Ebbe un giorno che sì <strong>di</strong>ceagli: se<br />

tu hai la vaghezza <strong>di</strong> riacquistare tua prima sanità, come natural cosa sarebbe, va<br />

e ti raccoman<strong>da</strong> a <strong>Francesco</strong> <strong>da</strong> <strong>Paola</strong>, che sta in tours. E siccome Id<strong>di</strong>o tanto<br />

d’intervallo che u<strong>di</strong>r potesse la voce, così pure glien <strong>di</strong>ede altrettanto per<br />

compiere la intrapresa. Andò; e pervenuto al monistero <strong>di</strong> Plessis, cominciò a<br />

gri<strong>da</strong>r forte e <strong>di</strong>re: dov’è <strong>Francesco</strong> <strong>da</strong> <strong>Paola</strong>, dov’è egli mai?; il perché egli solo<br />

potrà farmi riacquistare quella sanità, onde io <strong>da</strong> molto tempo vivo privo e<br />

travagliatissimo. Fu condotto al <strong>Paola</strong>no cui non appena ebbe ravvisato, non vi<br />

so <strong>di</strong>re con quali fervi<strong>di</strong> mo<strong>di</strong> si facesse quegli ad instare per la smarrita sanità.<br />

Io mi ho, <strong>di</strong>cea, o buon padre, tal malore che non pur mi fa tristo e sciagurato,<br />

ma miserabile segno alla umana alterigia e tracotanza; onde io come a mio<br />

liberatore a voi venni, e giammai <strong>da</strong> voi mi partirò, se quel senno, <strong>di</strong> cui io son<br />

privo, non vorrete farmi tornare in capo; e già già cominciava a <strong>da</strong>re i pazzi<br />

segni che solea. <strong>Francesco</strong> soggiuntegli: figliuol mio, non tornerà più a voi il<br />

male antico, se imprenderete nuova maniera <strong>di</strong> servir Dio più <strong>di</strong>ligentemente e<br />

più puramente: del che egli traendo partito, e ridottosi in casa, facendosi a<br />

cangiar stile nelle sue pratiche, rimase al tutto risanato.<br />

Con un pezzo <strong>di</strong> pane <strong>da</strong> lui benedetto che <strong>di</strong>è a mangiare ad una femmina<br />

<strong>di</strong> tours fe’ che ella acquistasse il bene dell’intelletto che avea già perduto per<br />

opera d’infame e perversa maliar<strong>da</strong> <strong>da</strong> cui era stata malaugurosamente<br />

ingannata.<br />

Farnetico ezian<strong>di</strong>o Carlo <strong>di</strong> Vic, a ragione <strong>di</strong> una febbre acuta che gli tolse<br />

le forze <strong>da</strong>l corpo, avergli paranco prostrato, ed oscurato il senno. In un

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