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La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi

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grazia ausiliatrice <strong>di</strong> Lui che è Onnipotente, abbandonati. E vieppiù sempre<br />

accendeva ed invogliava i loro cuori; esclamando: Nò, più quel <strong>di</strong> prima voi<br />

certo non vi siete. Giuraste, ed il vostro giuramento è sacri all’Altissimo. Voi<br />

ben facilmente intendeste la instabilità nelle umane cose; peperò squarciata la<br />

ben<strong>da</strong> che vi offuscava la mente, riconosceste a bell’agio la <strong>di</strong>gnità vostra: ed il<br />

vostro voto fu santificato <strong>da</strong> Colui che regge l’universo; e che invilito essendosi<br />

a vestir nostre spoglie, fra l’uomo e la Divinità aprì nuovo e più soave<br />

commercio. E sì che io non mi rimarrò giammai <strong>da</strong>l confortarvi ad elevarvi in<br />

Dio; fate pure che i voli della vostra fantasia si slancino infino al suo adorabile<br />

soglio; chè il Dio che per noi si adora non è già il Dio del terrore. Quella destra<br />

suprema che scuote, e svolge fin <strong>da</strong>’ suoi car<strong>di</strong>ni la natura, impugnar non gode<br />

uno scettro <strong>di</strong> ferro sopra i suoi miseri figliuoli, e finanzo quando sollevasi la<br />

bufera; fin quando mugghia il tuono, e minaccia la folgore, El chiama sovra i<br />

campi le nuvole a fecon<strong>da</strong>re l’ari<strong>da</strong> terra, affinché l’uomo si nudrisca co’ doni<br />

della sua provvi<strong>da</strong> mano; né l’Augusta Religione che <strong>da</strong>l soglio <strong>di</strong> Lui <strong>di</strong>scese,<br />

porge a’ suoi pacifici ministri i pugnali per immolargli vittime. Tutta la<br />

Creazione non è che un delubro alla sua gloria. Avventuroso quegli che si umilia<br />

al suo impero. Oh! Dio Onnipotente; qual cosa può mai essere e su la terra e nel<br />

Cielo che la tua Sapienza non ad<strong>di</strong>ti, che non lo<strong>di</strong> la tua bontà. Riverenti noi ti<br />

ammiriamo, e pieni <strong>di</strong> riconoscenza ti consacriamo vieppiù sempre i nostri voti.<br />

Alla tua Infinita Sapienza renderanno ognora un tributo gli umili canti <strong>di</strong> questi<br />

miei confratelli; essi Ti bene<strong>di</strong>ranno sempre in fino a quando sarà lor conceduto<br />

<strong>di</strong> respirare le aure <strong>vita</strong>li; annunzieranno sempre la tua bontà, ed il tuo<br />

Santissimo Nome sarà per essi in ogni istante esaltato.<br />

Dopo le quali parole, venne a nominare in prima colui al quale, nella sua<br />

lontananza, lasciava lo uffizio <strong>di</strong> governarli; poscia trascelse quelli che stimò<br />

acconci per essere con lui compagni nel viaggio. Il P. Paolo Men<strong>da</strong>ce <strong>da</strong> Paterno<br />

fu trascelto a Vice-generale <strong>di</strong> tutti i Monasteri dell’Italia, avendosi ampissima<br />

facoltà, e <strong>di</strong> governare quelli che erano già fon<strong>da</strong>ti, e <strong>di</strong> fon<strong>da</strong>rne ancora de’

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