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La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi

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viaggio; chiamò a se due <strong>di</strong>scepoli suoi, e <strong>di</strong>sse loro: itene per carità nella città e<br />

nell’albergo della volpe appo alla torre Furgon, ed ivi avrete <strong>di</strong> ravvisare due<br />

uomini parigini; cortesemente li saluterete, e <strong>di</strong>rete loro anche il mio nome: che<br />

la curiosità avendoli spinti in Tours per vedere un poverello qual io sono, non<br />

torni loro sgradevole cosa <strong>di</strong> venirne in questo nostro luogo, dove se per la<br />

nostra povertà non sarà cosa al loro merito rispondente, la buona voglia non però<br />

<strong>di</strong> meno sarà omai per supplire a mancanza cotanta.<br />

Obbe<strong>di</strong>rono quelli, ed an<strong>da</strong>ronsi in Tours, ed al luogo designato pervenuti<br />

non guari dopo che i due Dottosi vi facessero l’arrivo, ed esso-loro <strong>di</strong> bel garvo<br />

presentaronsi. Ai quali esponendo l’ambasciata che loro man<strong>da</strong>va <strong>Francesco</strong>, <strong>di</strong><br />

quanta maraviglia fossero essi compresi, torna più agevole a chi legge<br />

l’immaginarlo che anoi poterlo <strong>di</strong>re: l’un l’altro a vicen<strong>da</strong> guar<strong>da</strong>vansi senza<br />

poter fare uscire sillaba <strong>di</strong> sorta alcuna. Ma pur non potendo rimanersi fred<strong>di</strong> e<br />

in<strong>di</strong>fferenti, alle premure <strong>di</strong> quelli, e consigliandoli pur un tal quale sentimento<br />

<strong>di</strong> urbanità e <strong>di</strong> cortesia; non appena ebbero consegnati i lor fardelli all’oste, che<br />

si <strong>di</strong>sposero <strong>di</strong> an<strong>da</strong>re al monistero ed ivi aver sal<strong>da</strong> certezza <strong>di</strong> quanto infino<br />

allora dubitavano. Vi pervennero, vi trovaron <strong>Francesco</strong>, parlarongli; ma le<br />

parole <strong>di</strong> lui per tale e così fatto modo i lor cuori penetrarono, che non avevano<br />

più il destro <strong>di</strong> alcune teologiche questioni su cui <strong>di</strong>scusse così bene <strong>Francesco</strong>,<br />

che meglio per avventura non avrebbe fatto il più famoso maestro ed altissimo<br />

rispetto verso <strong>di</strong> lui, ed una in<strong>di</strong>cibile estimazione; fermando anzi in cuor loro <strong>di</strong><br />

volere in<strong>di</strong> in poi esserne promotori ed ammiratori insieme. E tanto<br />

fedelissimamente compierono. Giovanni Quintino alimentò in sua casa per lo<br />

spazio <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci mesi sei uomini seguaci del <strong>Paola</strong>no, ch’erano stati inviati in<br />

Parigi per la fon<strong>da</strong>zione <strong>di</strong> quella casa. Insieme poscia con Giovanni stadoc<br />

molte cose praticò per lo stabilimento del luogo, pe’ progre<strong>di</strong>menti della<br />

fabbrica, e per la perfezione del monistero. Ad essi si aggiunsero altri onorevoli<br />

personaggi grandemente stimati ed avuti presso tutti in riverenza; tra’ quali<br />

segnatamente si <strong>di</strong>stinsero il signor Baillet secondo Presidente <strong>di</strong> Corte nel

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