La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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gentilmente albergati <strong>da</strong> Niccolò Centurioni cavaliere, che al pregio del suo<br />
chiarissimo sangue univa il concetto <strong>di</strong> una pietà non volgare. Trattossi <strong>di</strong><br />
ritrovare il luogo proporzionato al pio <strong>di</strong>segno e se ne conobbe acconcio uno che<br />
è su la vetta del monte Caldetto o pur Montesano, il quale era de’ signori<br />
Lomellini, e questi volentieri il cederono facendosene con le limosine <strong>di</strong> molti<br />
particolari genovesi la compera. Frattanto che la detta fabbrica eseguitasi, furono<br />
i nostri intertenuti in alcune abitazioni che sono appo <strong>di</strong> una piccola chiesa<br />
vicino al palagio del principe Doria. Ove perché protetti, mantenuti, e soccorsi<br />
per il lasso <strong>di</strong> molti anni <strong>da</strong>lla pia munificenza del grande Andrea Doria, furono<br />
in quel tempo chiamati i Religiosi del Principe Doria. Riuscì il Monistero uno<br />
dei più cospicui che siasi giammai veduto in tutto l’Or<strong>di</strong>ne de’ <strong>Minimi</strong>.<br />
Tra quei molti che alla perfezione <strong>di</strong> esso contribuirono non debbono<br />
mica pretermettersi i Car<strong>di</strong>nali Paolo Frigoso, Giammaria Sforza, e Innocenzo<br />
Cibo tutti e tre Arcivescovi <strong>di</strong> quell’insigne Metropoli: come altresì non poco<br />
devesi alla pia liberalità <strong>di</strong> Antonio beccarla, e <strong>di</strong> Gian Agostino Balbi patrizi<br />
ragguardevoli <strong>di</strong> quell’illustre Senato ed uomini rispettabilissimi. E tra tutti<br />
questi adoperaronsi non poco per decorarne che la Chiesa, chi la famosa libreria<br />
che tuttodì vi si ammira perancora, il P. Dio<strong>da</strong>to Lomellini già Procurator<br />
generale dell’Or<strong>di</strong>ne, ed il P. Lorenzo <strong>di</strong> S. Pietro esimio e chiaro scrittore <strong>di</strong><br />
quei tempi. Ed ultimamente il Duca <strong>di</strong> S. Pietro della nobile prosapia degli<br />
Spinola con pietà e <strong>di</strong>vozione propria del suo chiarissimo sangue e con<br />
magnificenza corrispondente alla sua Principesca con<strong>di</strong>zione a più bella e<br />
magnifica forma ne ha ridotta la chiesa, con la più vaga e ricca pompa<br />
adornandone gli altari.<br />
Ed è egli ora mestieri che de’ monasteri che fon<strong>da</strong>ronsi in Francia, vicente<br />
il <strong>Paola</strong>no, tenessimo menzione, il quale con la sua presenza e lena infondeva al<br />
lavoro ed animo al compimento della intrapresa. Tra questi il primo luogo debbe<br />
assegnarsi dopo quelli <strong>di</strong> Plessis e <strong>di</strong> Ambuosa, <strong>di</strong> cui altrove parlammo, a quel<br />
<strong>di</strong> Nigione presso a Parigi e vicino al villaggio <strong>di</strong> Chaillot, addoman<strong>da</strong>to sotto il