La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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una volta insieme col Signor <strong>di</strong> Bussiere ad un onesto <strong>di</strong>porto in un luogo <strong>di</strong><br />
mare, appo il lido Focese. Quivi il Console <strong>di</strong> Borme chiamato Alletto gli fe’ un<br />
presente <strong>di</strong> alcuni pesciolini chiamati in quelle parti jarletti. E <strong>Francesco</strong><br />
gentilmente gra<strong>di</strong>nne il dono, e cortesissimamente ne ringraziò il donatore, che<br />
ripiegato poi a misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quegl’innocenti pesciolini, veggendoli così<br />
piccioli, comandò che si buttassero nell’acqua; ed ivi <strong>da</strong> morti che erano fe’ tutti<br />
tornarli vivi, e fe’ vederli guizzanti.<br />
Molta era la gente accorsa quivi, chi per far compagnia a <strong>Francesco</strong>, chi<br />
per fargli grato ed onorevol corteggio; e <strong>di</strong> tutti fu in<strong>di</strong>cibile lo stupore e<br />
universale la maraviglia.<br />
Il suddetto Console <strong>di</strong>poi che ebbe veduto l’accennato miracolo <strong>da</strong><br />
<strong>Francesco</strong> operato, fermò in cuor suo <strong>di</strong> volere più agevolmente starsene in sua<br />
santa conversazione. Invitollo per ciò alla colezione seco lui un dì; e <strong>da</strong><br />
<strong>Francesco</strong> volentieri accettato l’invito nel fissato giorno andò a visitarlo.<br />
Intertenessi egli alquanto fuori <strong>di</strong> casa, intanto che si apparecchiava la colezione,<br />
e postosi a sedere sopra un rotondo sasso che era vicino la porta, ivi assalito<br />
<strong>da</strong>lla <strong>di</strong>vota avi<strong>di</strong>tà de’ Bormesi, gli fu tagliato l’abito indosso infino al<br />
ginocchio; e ciò essi praticarono nel fine <strong>di</strong> aversi alcuna materiale ricor<strong>da</strong>nza <strong>di</strong><br />
lui. Ma che? ( ve<strong>di</strong> maraviglia! ) Alzatosi egli poi sa su quel sasso, l’abito era<br />
integro fino a’ pie<strong>di</strong> come se in menoma parte non gli fosse stato tagliato. E que’<br />
che gli tagliaron le vesti, furon gli stessi che gliele osservarono tutte integre ed<br />
intatte; e quin<strong>di</strong> il nostro lettore intenderà <strong>di</strong> leggieri come quelli restassero non<br />
meno meravigliati per il miracolo che intervenne, che grandemente satisfatti<br />
dell’innocente furto commesso, veggendoselo <strong>da</strong> Dio felicemente coonestato per<br />
un pro<strong>di</strong>gio operato non meno a racconsolazione <strong>di</strong> esso loro che ad argomento<br />
della santità <strong>di</strong> quel pio uomo. E quel sasso pur <strong>di</strong> presente conservasi nella<br />
Cappella della Confraternita de’ penitenti, ad eterna memoria <strong>di</strong> miracolo<br />
cotanto per il quale il <strong>Paola</strong>no rispose alla devota bramosia de’ Bormesi , che <strong>di</strong><br />
lui desiderando reliquie per ricor<strong>di</strong>, nelle stesse reliquie ebbero pure a riconoscer