La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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l’uom <strong>di</strong> Dio tenea indelebilmente scolpiti nel cuore; e che per ciò trovava tutti i<br />
mo<strong>di</strong> <strong>da</strong> averseli <strong>di</strong> continuo sposati sul suo labbro.<br />
Questi due furono i primi monasteri che <strong>Francesco</strong> fondò in Francia <strong>da</strong> sé<br />
stesso: degli altri poi che vi costrusse per mezzo de’ suoi seguaci, terremo in<br />
progresso ampia narrazione; essendo ora mestieri, che facciasi <strong>da</strong>pprima parola<br />
de’ religiosi che in Francia ancora furono <strong>da</strong> lui ricevuti; e che poscia le altre sue<br />
case fon<strong>da</strong>rono insieme ed abitarono. Tra questi il primo luogo assegnar debbesi<br />
a <strong>Francesco</strong> Binet, al quale altri un<strong>di</strong>ci furono aggiunti, siccome fatto avea con<br />
gli altri suoi compagni che avea già ricevuti nella calabria. Furono essi Germano<br />
Lionet, Giovanni Abbon<strong>da</strong>nzio, Dionigi Barbier, <strong>Francesco</strong> Cerdone, Marziale<br />
de Vicini, Matteo Michele, Jacopo Lesprevier, Luigi Jusfo, Leonardo barbier,<br />
Michele Conte, e Niccolò Beatimela; uomini, per vero <strong>di</strong>re, tutti formati al<br />
modello della santità <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong>; insigni per la più parte nelle lettere, reputati<br />
per dote <strong>di</strong> prudenza; e tutti più che ragguardevoli per zelo <strong>di</strong> pietà, e per<br />
esercizio <strong>di</strong> perfezione.<br />
Era il Binet Monaco Benedettino, maestro in Sacra Teologia, celebre<br />
oratore, e nell’età non paranco matura <strong>di</strong> anni trentasei Priore nel gran<br />
monastero Mamortino fon<strong>da</strong>to in Tours <strong>da</strong>l Vescovo S. Martino. Alla fama che<br />
<strong>di</strong>à risonava per tutta quella città delle eroiche gesta <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> destassi nel<br />
cuore del Binet un gran desiderio <strong>di</strong> vederlo, <strong>di</strong> parlargli, e <strong>di</strong> trattarlo: fecesi<br />
quin<strong>di</strong> a visitarlo dove quegli allora aveasi <strong>di</strong>mora; e non appena cominciò a<br />
trattare con lui che altamente restonne meravigliato, concependo<br />
un’ardentissima bramosia <strong>di</strong> rendersi suo seguace. Prima <strong>di</strong> appalesare a<br />
<strong>Francesco</strong> questo suo inten<strong>di</strong>mento raccomandossi fervi<strong>da</strong>mente a Dio; e fu<br />
fama che egli avesse avuta speciale rivelazione del Cielo, che tra non molto<br />
tempo sarebbe egli stato seguace <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong>, e professore del suo instituto.<br />
Dappoi manifestatone il desiderio al <strong>Paola</strong>no, trovollo <strong>di</strong>spostissimo a<br />
concedergli quanto bramava. Egli stesso indossagli l’abito con le proprie sue<br />
mani, e annoverandolo <strong>di</strong> già tra i suoi seguaci lo si ebbe sempre in appresso in