Geometria - Autistici
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Spazio affine 151<br />
Esempi<br />
Spazio vettoriale<br />
Ogni spazio vettoriale è uno spazio affine, avente come spazio vettoriale associato stesso. La mappa è<br />
definita come<br />
mentre la funzione è la semplice somma fra vettori in .<br />
Sottospazi affini<br />
Definizione<br />
Un sottospazio affine di è un sottoinsieme del tipo<br />
dove è un punto fissato, che risulta appartenere al sottospazio.<br />
Giacitura<br />
Lo stesso sottospazio può essere definito in varie forme diverse come . In tutte queste<br />
rappresentazioni, può variare (può essere un punto qualsiasi di , a conferma che in geometria affine non ci<br />
sono "punti privilegiati"), ma risulta essere sempre lo stesso: questo sottospazio di è chiamato giacitura di<br />
. La giacitura è definita intrinsecamente come<br />
La dimensione di è definita come la dimensione di .<br />
Sottospazio generato<br />
Il sottospazio affine generato da alcuni punti in è il più piccolo sottospazio che li contiene.<br />
Sottospazi affini in spazi vettoriali<br />
Per quanto detto sopra, uno spazio vettoriale è anche affine, e quindi abbiamo definito anche la nozione di<br />
sottospazio affine di : in questo caso, un sottospazio affine è il risultato di una traslazione di un sottospazio<br />
vettoriale lungo il vettore .<br />
Relazioni<br />
Due sottospazi affini sono detti:<br />
• incidenti quando hanno intersezione non vuota,<br />
• paralleli quando una delle due giaciture è contenuta nell'altra,<br />
• sghembi quando l'intersezione è vuota e le due giaciture si intersecano solo nell'origine,<br />
• esiste un altro caso che si presenta solo in spazi affini di dimensione 4 o superiore, ovvero quando i due sottospazi<br />
hanno intersezione vuota, nessuna delle due giaciture è contenuta nell'altra ma queste si intersecano in un<br />
sottospazio più grande dell'origine.<br />
Per i sottospazi affini non vale la formula di Grassmann: questo è il prezzo da pagare per aver liberato i sottospazi<br />
dalla costrizione di passare per un punto privilegiato. La → geometria proiettiva risolve questo problema (cioè<br />
recupera la formula di Grasmann) aggiungendo allo spazio dei "punti all'infinito".