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Geometria - Autistici

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<strong>Geometria</strong> differenziale 186<br />

Oggetto intrinseco<br />

I lavori di Bernhard Riemann hanno introdotto una definizione più intrinseca di varietà. Una varietà può essere<br />

definita oggi come oggetto intrinseco, non necessariamente contenuto in uno spazio euclideo: questo risultato è il<br />

frutto di un percorso di astrazione che ha coinvolto molti enti geometrici nel XX secolo, come le → varietà<br />

algebriche e gli spazi topologici.<br />

La rappresentazione "intrinseca" descrive le proprietà geometriche della varietà "dall'interno": non c'è bisogno di<br />

"uscire" dalla varietà per parlare di geodetiche, → distanza, curvatura. Questa astrazione è molto utile ad esempio in<br />

relatività generale, perché permette di descrivere l'universo dall'interno, senza la creazione artificiale di un<br />

"contenitore più grande".<br />

La rappresentazione intrinseca descrive le proprietà della varietà che non dipendono dall'ambiente in cui questa è<br />

raffigurata. Si definiscono varietà più complesse come la bottiglia di Klein (una superficie, cioè una varietà di<br />

dimensione 2) senza l'ausilio di uno spazio che le contenga.<br />

Curve e superfici nello spazio<br />

Lo studio delle curve e superfici nello spazio tridimensionale ha avuto una posizione predominante nella geometria<br />

differenziale fino a tutto il XIX secolo. Il comportamento di una curva nello spazio (e più generalmente in uno<br />

spazio euclideo con un qualsiasi numero di dimensioni) è descritto dal sistema di Frenet: un sistema di riferimento<br />

che si muove lungo la traiettoria. Le quantità che caratterizzano il modo in cui la curva cambia traiettoria sono le<br />

curvature: in 3 dimensioni le curvature sono due, chiamate semplicemente curvatura e torsione.<br />

Tensori e curvatura<br />

La curvatura di una varietà differenziale è codificata tramite un oggetto matematico molto complesso, il tensore. Un<br />

tensore è un oggetto che generalizza la matrice da 2 a più dimensioni, molto utile per definire una struttura su una<br />

varietà. Il tensore che definisce la curvatura della varietà è il tensore di Riemann. Una versione semplificata di<br />

questo è il tensore di curvatura di Ricci. Il calcolo tensoriale fornisce numerosi strumenti per manipolare i tensori.<br />

Bibliografia<br />

• (EN) George Salmon A treatise on the analytic geometry of three dimensions [1] (Dublin : Hodges-Smith, 1862)<br />

• (FR) Gaston Darboux Cours de Géometrie [2] (Parigi : Gauthier-Villars, 1894-1917 )<br />

• (FR) Gaston Darboux Leçons sur la théorie générale des surfaces et les applications géométriques du calcul<br />

infinitésimal (4 vols.) [3] (Paris : Gauthier-Villars, 1887-1896)<br />

• (EN) Luther Pfahler Eisenhart A treatise on the differential geometry of curves and surfaces [4] (Boston: Ginn &<br />

co., 1909)<br />

• Luigi Bianchi Lezioni di geometria differenziale (3 vol.) [5] (Pisa : E. Spoerri, 1922)<br />

• (EN) Barrett O'Neill (1997): Elementary differential Geometry, 2nd edition, Academic Press, ISBN<br />

0-12-526745-2<br />

• (EN) Peter Petersen (1997): Riemannian Geometry, Springer, ISBN 0387982124<br />

• (EN) Richard W. Sharpe (1997): Differential geometry. Cartan's Generalization of Klein's Erlangen Program,<br />

Springer, ISBN 0-387-94732-9<br />

• (EN) Jürgen Jost (1998): Riemannian Geometry and Geometric Analysis, 2nd edition, Springer, ISBN<br />

3540636544

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