Geometria - Autistici
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<strong>Geometria</strong> differenziale 185<br />
<strong>Geometria</strong> differenziale<br />
In → matematica, la geometria<br />
differenziale è lo studio di oggetti<br />
geometrici come curve, superfici e più in<br />
generale → varietà differenziabili, tramite<br />
l'→ analisi matematica.<br />
Tramite il calcolo infinitesimale e la nozione<br />
di derivata, è quindi possibile introdurre e<br />
studiare nozioni di fondamentale<br />
importanza, quali quelle di campo vettoriale,<br />
forma differenziale, geodetica, curvatura.<br />
L'applicazione più spettacolare della<br />
geometria differenziale è la formulazione<br />
della relatività generale, a cui fornisce gli<br />
strumenti per modellizzare lo spaziotempo.<br />
Le varietà differenziabili<br />
Una curva nel piano. Con il calcolo infinitesimale<br />
si definisce la sua tangente in un punto.<br />
La geometria differenziale definisce e studia la nozione di "spazio curvo". Qui<br />
sono mostrati i tre tipi di curvature più importanti: ellittica, iperbolica, piatta.<br />
Sottoinsieme dello spazio euclideo<br />
Alla base della geometria differenziale sta la nozione di → varietà<br />
differenziabile. Questa nozione generalizza quella di curva e superficie,<br />
modellizzando uno "spazio curvo" di dimensione qualsiasi. Curve e<br />
superfici sono quindi varietà di dimensione 1 e 2.<br />
Fino alla metà del XIX secolo, una varietà differenziabile era definita<br />
come un oggetto contenuto nello spazio euclideo, che avesse<br />
localmente l'aspetto di un "sottospazio incurvato" di una certa<br />
dimensione. Si parlava quindi ad esempio di curve nel piano o nello<br />
spazio, e di superfici nello spazio. Questi oggetti sono generalmente<br />
definiti (almeno localmente) come luogo di zeri o immagine di una funzione differenziabile.