Geometria - Autistici
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Spazio proiettivo 169<br />
Spazio proiettivo<br />
In → geometria, lo spazio proiettivo è lo spazio ottenuto da uno spazio euclideo (ad esempio, la retta o il piano)<br />
aggiungendo i "punti all'infinito". A seconda della dimensione, si parla quindi di → retta proiettiva, → piano<br />
proiettivo, ecc.<br />
Lo spazio proiettivo è stato introdotto nel XVI secolo per modellizzare lo spazio visto dall'occhio umano, negli studi<br />
sulla prospettiva. Dal punto di vista geometrico, è uno spazio che presenta numerosi vantaggi rispetto a quello<br />
euclideo o → affine: nello spazio proiettivo ci sono meno "casi particolari" da considerare (ad esempio, nel piano<br />
due rette si intersecano sempre), e molti concetti profondi vengono espressi in modo più sintetico ed elegante.<br />
Definizioni<br />
Punti all'infinito<br />
Sia lo spazio euclideo -dimensionale. Ad esempio, per questo è semplicemente il piano cartesiano.<br />
Un "punto all'infinito" è la direzione indicata da una retta nello spazio, e da tutte le rette parallele ad essa. Quindi due<br />
rette definiscono lo stesso punto all'infinito se e solo se sono parallele.<br />
Lo spazio proiettivo -dimensionale è l'unione di e di tutti i suoi "punti all'infinito".<br />
A questo punto si possono estendere allo spazio proiettivo molti concetti geometrici usuali. Ne risulterà, ad esempio,<br />
che due rette di uno stesso piano si intersecano sempre: se hanno la stessa direzione (cioè erano parallele prima<br />
dell'ampliamento), il loro punto di intersezione è quello all'infinito.<br />
Rette passanti per l'origine<br />
Una definizione come quella appena data ha però il difetto di trattare i<br />
punti all'infinito come "punti speciali", mentre la filosofia della →<br />
geometria proiettiva è quella di non distinguere questi punti dagli altri<br />
in nessun modo. In effetti si può parlare sia di ampliamento proiettivo<br />
di uno spazio affine (si ottiene lo spazio proiettivo aggiungendo i punti<br />
all'infinito), oppure più facilmente si usa la seguente definizione.<br />
Lo spazio proiettivo è lo spazio visto da un<br />
occhio.<br />
Lo spazio proiettivo -dimensionale è definito come l'insieme delle rette in passanti per l'origine.<br />
Intuitivamente, è lo spazio che vede un occhio posizionato nell'origine. Questa definizione descrive chiaramente le<br />
relazioni con la prospettiva.<br />
Campo arbitrario<br />
Le definizioni appena date possono essere estese al caso in cui lo spazio di partenza sia uno → spazio vettoriale su<br />
un campo arbitrario, come ad esempio quello dei numeri reali o complessi. Questa estensione è utile, perché<br />
molti teoremi di → geometria proiettiva sono più potenti ed eleganti se il campo base è algebricamente chiuso come i<br />
complessi.<br />
Lo spazio proiettivo -dimensionale su è definito come l'insieme delle rette passanti per l'origine in .<br />
Cioè,<br />
dove è la relazione d'equivalenza che identifica due punti se e solo se stanno sulla stessa retta passante per<br />
l'origine, cioè se e solo se sono multipli: