Geometria - Autistici
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Algebra universale 54<br />
Gruppi<br />
Per vedere come funziona, si consideri la definizione di un gruppo. Normalmente un gruppo è definito in termini di<br />
una singola operazione binaria *, soggetta ai seguenti assiomi:<br />
• Associatività: x * (y * z) = (x * y) * z.<br />
• Elemento identità: Esiste un elemento e tale che e * x = x = x * e.<br />
• Elemento inverso: Per ogni x, esiste un elemento i tale che x * i = e = i * x.<br />
(Talvolta si può incontrare un assioma chiamato "chiusura", che afferma: x * y appartiene all'insieme A se x e y vi<br />
appartengono. Ma dal punto di vista dell'algebra universale, questo è già sottointeso quando si definisce * una<br />
operazione binaria.)<br />
Ora questa definizione di gruppo è problematica dal punto di vista dell'algebra universale. La ragione è che l'assioma<br />
dell'elemento identità e dell'inverso non sono espressi puramente in termini di equazioni ma coinvolgono la frase<br />
"esiste... tale che". Questo "non è permesso" nell'algebra universale. La soluzione non è difficile: si aggiunge una<br />
operazione nullaria e e un'operazione unaria ~, in aggiunta all'operazione binaria *, e quindi si riscrivono gli assiomi<br />
nel seguente modo:<br />
• Associatività: x * (y * z) = (x * y) * z.<br />
• Elemento identità: e * x = x = x * e.<br />
• Elemento inverso: x * (~x) = e = (~x) * x.<br />
(Naturalmente, scriviamo "x -1 " al posto di "~x", cosa che mostra come la notazione delle operazioni di bassa arità<br />
può cambiare.)<br />
ora, è necessario controllare se tutto questo cattura la definizione di gruppo. Infatti potrebbe essere necessario<br />
specificare ulteriori informazioni rispetto alla definizione usuale di gruppo. Dopotutto, niente nella definizione di<br />
gruppo afferma che l'elemento identità e è unico; se esiste un altro elemento e', allora il valore dell'operatore nullario<br />
e è ambiguo. Comunque, questo non è un problema perché gli elementi identità sono sempre unici. Quindi la<br />
definizione di gruppo dell'algebra universale è equivalente alla definizione usuale.<br />
Moduli<br />
Vedi Modulo (algebra).<br />
Ulteriori questioni<br />
Una volta definite le operazioni e gli assiomi per l'algebra, è possibile definire la nozione di omomorfismo fra due<br />
algebre A e B. Un omomorfismo h: A → B è semplicemente una funzione dall'insieme A all'insieme B tale che, per<br />
ogni operazione f (di arità, diciamo, n), h(f A (x 1 ,...,x n )) = f B (h(x 1 ),...,h(x n )). (Sono stati usati qui differenti pedici su f<br />
per indicare le diverse versioni di f in A o in B. In teoria, è possibile stabilirlo dal contesto, così di solito i pedici sono<br />
omessi). Per esempio, se e è una costante (operazione nullaria), allora h(e A ) = e B . Se ~ è un'operazione unaria, allora<br />
h(~x) = ~h(x). Se * è un'operazione binaria, allora h(x * y) = h(x) * h(y). E così via. Vedi anche Omomorfismo.<br />
Il numero di risultati dell'algebra universale è molto vasto. La motivazione per il campo sono i numerosi esempi di<br />
algebre (nel senso dell'algebra universale), come monoidi, anelli, e reticoli. Prima che arrivasse l'algebra universale,<br />
molti teoremi (specialmente i teoremi sugli isomorfismi) erano provati separatamente in ognuno di questi campi, ma<br />
con l'algebra universale, si possono provare una volta per tutte in ogni tipo di sistema algebrico.<br />
Un programma ancora più generale lungo questa linea è portato avanti dalla teoria delle categorie. La teoria delle<br />
categorie si applica in molte situazioni nelle quali l'algebra universale non si applica, estendendo la portata dei<br />
teoremi. Al contrario, alcuni teoremi che valgono nell'algebra universale non si generalizzano in nessun modo nella<br />
teoria delle categorie. Quindi entrambi i campi sono utili. La connessione è che, data una lista di operazioni e<br />
assiomi, le algebre e gli omomorfismi corrispondenti sono oggetti e morfismi di una categoria.