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LE PAROLE RITROVATE

Convegno nazionale di Trento 2001 - Le Parole Ritrovate

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STEFANIA BIASICentro Diurno, TrentoVolevo aggiungere un’ultima cosa. Questo rendere tutti gli utenti del Centro‘persone che si sentono in grado di dare, di essere risorsa’ ha fatto sì che anchenoi cambiassimo. Io, ad esempio, sento che è stato un cambiamento faticoso, nelsenso che ha significato mettersi in gioco molto di più e quindi saper dare maggiorascolto a tutti. Allo stesso tempo sento che è stato un cambiamento che ha dato veramentemolte soddisfazioni a tutti perché è una vita che va avanti e che cambia velocementea seconda delle persone presenti, una vita che cresce e tutta la quotidianitàè diventata molto più dinamica, più soddisfacente per tutti.GILBERTO TURRACooperativa Nemesi, UdinePer i non friulani “Aghe clope” significa “Acqua sulfurea”. Io sono GilbertoTurra, presidente della Cooperativa “Nemesi”. Vi presento un’esperienza nata dallacogestione dei progetti riabilitativi individualizzati tra la l’Azienda Sanitaria BassaFriulana di Palmanova e il Consorzio delle Cooperative “Il Mosaico” di Gorizia. Inparticolare, le Cooperative coinvolte, oltre a Nemesi, sono la Cooperativa “Duemme”e la Cooperativa “Cisile”. Abbiamo intitolato questa relazione: “Ostaria al’Aghe clope: una realtà da vivere”.L’Osteria a l’Aghe Clope di San Giorgio di Nogaro (Udine) viene avviatanell’ambito del progetto “Locande” dall’aprile del 1999.Inizialmente, il compito viene affidato a due psicologhe, le quali programmanol’intervento riabilitativo di concerto con il medico psichiatra referente, la stazioneriabilitativa e le persone che potrebbero essere accolte e gli infermieri. Il Dipartimentodi Salute Mentale nella costruzione dei progetti coinvolge, all’internodell’UVAPRI (Unita di Valutazione dei Progetti Riabilitativi), il Direttore del Distretto,il Comune di residenza della persona, l’assistente sociale, il medico di medicinagenerale e il privato sociale. L’intento di questo mix pubblico-privato èquello di costruire e monitorare insieme l’andamento dei programmi riabilitativiconcordati.L’osteria ospita sette persone tutte provenienti da realtà di lunghi annid’istituzionalizzazione e di brevi inserimenti in comunità, intervallati da ricoveripiù o meno brevi nei reparti del Centro di Salute Mentale e nei Servizi di Diagnosie Cura. Questi sette utenti sono caratterizzati da diversi tipi di disturbo psichico; inaltre parole quella condizione di disagio intenso ed elevato, che se prolungata, puòcomportare alterazioni mentali o del comportamento.In particolare, presentano vari tipi di disturbi che abbracciano l’ansia, la depressionela schizofrenia, la paranoia ed altro. La diversità dei disturbi presentatadai nostri utenti ha permesso di creare un gruppo eterogeneo che si è ben consoli-149

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