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LE PAROLE RITROVATE

Convegno nazionale di Trento 2001 - Le Parole Ritrovate

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È evidente che il suo iter e la nostra relazione non siano stati privi di opposizionie conflitti: spesso aveva manifestato il desiderio di abbandonare il corso incorrispondenza a suoi stati di insoddisfazione, talvolta legati alle piccole e grandidifficoltà relative allo specifico corso, altre volte connesse alla propria vita privata.In questi momenti, ho dovuto far leva sulle mie risorse personali e sull’aiutodegli operatori della struttura. Ho tentato di improntare la relazione sul riconoscimentodelle proprie abilità, riscontrando in lei il rinnovamento dell’interesse pertale attività. Con queste mie continue “messe in gioco”, ho ottenuto una presenzacostante da parte sua, finalità importante per la riuscita del progetto.In quelle situazioni ritengo che l’uso della chitarra abbia avuto una valenzapuramente funzionale legata alla fisicità, alla materialità del gesto, inteso come alleviamentodi una tensione interna attraverso la scarica motoria ma, in taluni casi,anche la fierezza, spesso ribelle, di esternare e oggettivare la propria psichicità.I laboratori, non solo quello di chitarra, ma anche quello di danza e cartonaggio,hanno pertanto contribuito a far conoscere e sviluppare le parti sane di Katiaaiutandola a ricostruire un’immagine di sé più integrata.Personalmente la relazione emotiva che si è creata tra noi in questi anni, è statafonte di enorme crescita. Essa, mi ha dato modo di ‘mettermi in discussione’,creando forti stati emotivi.Ho imparato sulla mia pelle a gestire quei vissuti che - secondo Bion - richiedono,da parte del conduttore, capacità negativa, ossia il saper sostare nel dubbiotollerando i momenti di stasi e incertezza che si presentano all’interno della relazione.Molte volte si pensa che il proprio lavoro sia inutile e che dall’altra parte ci siauna persona alla quale non interessa quello che le stai offrendo, che non è minimamenteinteressata e ricettiva ai tuoi input. Altre volte poi, quando meno te lo a-spetti, noti un guizzo, un miglioramento che, seppur minimo, ti ripaga di tutti gliattimi di sconforto e frustrazione che hai vissuto.Il giorno del saggio, ai fini didattici, è il momento di verifica attraverso il qualesi può denotare la capacità delle ragazze ad autocontenere la propria ansia, attraversolo strumento. Sinceramente, non sono molto interessato alla corretta esecuzionetecnica della prestazione, poiché il vero successo è dato dal fatto che le ragazzetrovino il coraggio di salire sul palco mostrandosi a persone, anche a lorosconosciute, potendo dire “Ecco io sono così’”.In questo modo mostrano la capacità di tollerare anche un eventuale errorenell’esecuzione, poiché salendo sul palco hanno già fatto un grande passo avantisulla via dell’autostima e dell’autoaccettazione.Oggi, sono davvero entusiasta di portare dentro di me il ricordo di quella ragazzache quattro anni fa è entrata in alloggio vacillando per la sua fragilità e di poterlapensare donna autonoma in grado di sorreggersi sulle proprie gambe.Riportiamo ora la lettura di alcune cose che Katia avrebbe voluto dirci oggi,ma che impegni di lavoro le hanno impedito di farlo personalmente.155

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