dall’inizio di una fase depressiva, o soltanto da tristezza dovuta a problemi, o di ansieconcrete per il lavoro, o a uno stato di gioia interiore mia.Comunque adesso non ho più paura a parlarne con gli operatori ed anche questomi ha aiutato a crescere. Adesso riesco a non subire passivamente alcune cose,ma esprimo la mia contrarietà. Per esempio non accetterei più che nella residenza sifacciano degli incontri con il mio psichiatra e gli operatori nei quali si parla di me ea cui io non posso assistere. Io ed il mio psichiatra abbiamo dei colloqui in cui soloio e lui siamo presenti e gli operatori non ne fanno più parte.Spesso la sofferenza degli altri ospiti mi ha molto colpito e mi ha fatto staremolto male, però sto imparando ad essere indifferente, perché per la mia sensibilitàverso la sofferenza degli altri non riuscirei a far finta di niente, ma cerco di nonfarmi coinvolgere troppo. Do la mia disponibilità a parlare ed a star vicino a chi stamale, ma cerco anche di stare attenta al mio equilibrio, anche perché sarei la primaa star male, poi.Spesso vedo negli altri le debolezze e le paure che io, dall’ultimo anno, ho superatoe questo mi dà il coraggio e la forza per affrontarne anche altre. Certo, dasola non ce l’avrei fatta. Ho avuto la fortuna di avere vicino, oltre ad un bravo psichiatra,degli ottimi operatori molto sensibili e ben preparati nel loro lavoro, che mihanno seguita passo dopo paso nel mio percorso, aiutandomi nelle difficoltà concrete,ma soprattutto facendomi capire che ci credevano veramente nelle possibilitàche io potessi imparare a vivere in modo autonomo e al di fuori della struttura. Equesta loro convinzione ha convinto anche me.Oggi sono una ragazza come tante altre, ho il mio lavoro, le mie amicizie, facciodelle attività che mi piacciono come lo yoga e la meditazione, vado al cinema, aballare e tra poco avrò una casa mia con un’altra ragazza che non è seguita dai servizipsichiatrici e che nemmeno sa che io lo sono. E soprattutto faccio dei progetticoncreti per il mio futuro e, a volte, anche dei sogni che forse non si realizzerannomai, come per la maggior parte delle persone ‘normali’. Ma oggi posso dire grazie,prima di tutto a chi veramente mi è stato vicino nella mia sofferenza, a chi ha saputoleggermi dentro e ad aiutarmi a capire che era soprattutto a me stessa che dovevocredere. Posso dire grazie allo psichiatra, agli operatori, perché sono riuscita a capirechi è veramente Paola e di che cosa ha bisogno di fare per stare bene, con chiconfidarsi, a chi dare aiuto, ad imparare ad avere nella vita un po’ di sano egoismo,perché se una persona non sta bene non potrà dare altro che sofferenza a chi gli staaccanto e a saper vivere, perché vivere è bello. E che c’è sempre chi è disposto adaiutarti e a darti ciò di cui hai bisogno, basta saper aprire le porte giuste.ENRICO LANCELLOTTIStruttura residenziale, Cooperativa 2001 Agenzia sociale, Pagnacco, UdineA me ha colpito molto quel discorso che ha fatto il parlamentare stamattina inriferimento alla proposta di legge che è stata fatta e che ho qui con me. Quella propostadi legge smantella innanzitutto l’impianto fondamentale della cultura della159
180, per cui si ritorna indietro - come giustamente ha detto il parlamentare - di annie anni. Ma non è solo questo il problema. Il problema è che questa proposta rappresentain materia di psichiatria nient’altro che un altro elemento di questo clima pesantissimo,questa cappa culturale di omologazione che c’è e, secondo me, è terribilenon soltanto per quanto riguarda la psichiatria, ma in generale. Stanno passandodelle leggi, non solo in questo campo, ma in generale, che sono veramente sconfortanti.Tutto questo solo per fare un piccolo accenno.Sarei contento se la prossima volta si potessero affrontare altri temi importantissimiper quanto riguarda la risoluzione del disagio psicologico. Per esempio, perquanto riguarda gli psicofarmaci. Io mi chiedo, ad esempio, quanto sia interessataal profitto una casa farmaceutica. Immagino che una casa farmaceutica ogni annobutta fuori dieci, cento, mille psicofarmaci nuovi. Come vengono testati? Quantaconsapevolezza hanno gli utenti di che cosa assorbono di queste sostanze chimiche?Chi sa dire quanto veramente siano terapeutiche?Questi sono problemi veramente importanti per quanto riguarda la concretezzadella risoluzione del disagio mentale, secondo me. La legge, gli psicofarmaci, i laboratoridi ricerca che ci sono dietro. Io mi chiedo se chi agisce non solo a livelloparlamentare, ma anche a livello di strutture, o di istituzioni di riferimento abbiaveramente l’obiettivo di risolvere il problema del disagio psicologico di una personao se, invece, prenda questo lavoro così come un altro. Quando uno agisce inambito psichiatrico deve tener conto che non è come vendere una macchina, perchése c’è un errore per quanto riguarda la terapia, per quanto riguarda l’indirizzo, sirovinano delle persone. Io ho degli amici che sono due metri sotto terra, perché sonostate sbagliate le terapie.Gli utenti delle strutture psichiatriche, sono consapevoli dei loro diritti? Possono,non possono rifiutarsi di andare qui, di andare là? Ovvero vengono fatti girarein questo circuito perché c’è la volontà di tenere in piedi questo baraccone?Per affrontare seriamente questo problema psicologico bisogna rendersi contoche si ha a che fare con delle persone che hanno gli stessi diritti e le stesse sensazionidi tutti gli altri. Noi non siamo Enrico e Paola affetti da disagio psichico; siamoEnrico e Paola e basta che affrontiamo un periodo che in ogni caso deve esseretemporaneo. La permanenza in una struttura psichiatrica, che sia intermedia, oquant’altro, è un periodo temporaneo della vita di una persona. Non deve essereconsiderata una normalità l’inserimento in una struttura, ma deve essere semplicementeun periodo temporaneo, il più possibile temporaneo.Per quanto riguarda il punto di vista economico - poi concludo - si dice sempreche mancano i fondi per la sanità, per risolvere il disagio, per le strutture intermedie,per interagire, dobbiamo studiare nuove forme di cure alternative. Possibileche esistano solo gli psicofarmaci? Per la costruzione della portaerei da guerra“Garibaldi” il nostro governo ha stanziato quattro mila miliardi. E concludo.160
- Page 1:
UTENTI FAMIGLIE OPERATORI CITTADINI
- Page 5 and 6:
INCONTRO DELLE REDAZIONI DEI GIORNA
- Page 7 and 8:
LUIGINA MARIANI, Genova ...........
- Page 9 and 10:
Dal coordinamento è nato anche un
- Page 11 and 12:
comunque sempre una dimensione vers
- Page 14 and 15:
L’ABITARE INSIEMEROBERTO PEZZANOD
- Page 16 and 17:
PAOLO VANZINIAssociazione Self Help
- Page 18 and 19:
che è sopravvissuto a Villa Bellos
- Page 20 and 21:
fino alla fine del nono giorno, qua
- Page 22 and 23:
Il supporto si esprime attraverso l
- Page 24 and 25:
Termino leggendovi l’ultima parte
- Page 26 and 27:
AURORAFamiglia accogliente, VeronaM
- Page 28 and 29:
ROBERTO PEZZANODipartimento di salu
- Page 30 and 31:
MADDALENA CAMPANELLAGruppo di auto
- Page 32 and 33:
MARIACARLA FRANCESCHINIGruppo di au
- Page 34 and 35:
EVELINA MONTONEIl Giallosole, Chiva
- Page 36 and 37:
MARIA GRAZIA BALCISERIGruppo Appart
- Page 38 and 39:
La casa esterna peraltro, nell’es
- Page 40 and 41:
Dall’esperienza maturata in quest
- Page 42 and 43:
prima presentazione pubblica del no
- Page 44 and 45:
Al momento delle dimissioni si fa i
- Page 46 and 47:
Quindi, secondo il punto di vista d
- Page 48 and 49:
ROBERTO PEZZANODipartimento di Salu
- Page 50 and 51:
Giovedì 4 ottobre, pomeriggio, sal
- Page 52 and 53:
tutti voi. Ognuna delle nostre reda
- Page 54 and 55:
diventare giornale ed essere un man
- Page 56 and 57:
do di riviste chiuse ciascuna nel p
- Page 58 and 59:
(pensate ad un violino e ad una sua
- Page 60 and 61:
Dapprima con le gite e le visite in
- Page 62 and 63:
ANTONIO PELLEGRINO“Tam Tam”, To
- Page 64 and 65:
Volevo anche riallacciarmi alla que
- Page 66 and 67:
MARTA ZACCARDI“Zabaione di pensie
- Page 68 and 69:
PAOLO VANZINI“Non ho idea”, Ver
- Page 70 and 71:
utile anziché impegnarla tutto il
- Page 72 and 73:
IRMA GIAVARA“Il Clan/destino”,
- Page 74 and 75:
CARLA CAPPELLI“Spiragli”, Monte
- Page 76 and 77:
NICOLA CRISTINI“Centropagina”,
- Page 78:
ROMANO TURRI“LIberalamente”, Tr
- Page 81 and 82:
arriva da molto lontano, con la spe
- Page 83 and 84:
e l’anno prossimo, quando avremo
- Page 85 and 86:
di di terracotta e bisogna pensare
- Page 87 and 88:
mio fratello. Sono responsabile e a
- Page 89 and 90:
Questo primo cambiamento di rapport
- Page 91 and 92:
passare, implicitamente, che anche
- Page 93 and 94:
dello scambio si articola su vari l
- Page 95 and 96:
Questa cosa è molto importante, pe
- Page 97 and 98:
lo di persone nel gruppo, è la ten
- Page 99 and 100:
La filosofia dell’auto aiuto ci s
- Page 101 and 102:
problemi non ce ne sono stati: hann
- Page 103 and 104:
pletamente in tutte le sue realtà,
- Page 105 and 106:
ciano i tempi e il lavoro, invece f
- Page 107 and 108:
molto moderni, quindi, moduli con 5
- Page 109 and 110: Non, quindi, il modo improvvisato,
- Page 111 and 112: 110
- Page 113 and 114: A questo scopo abbiamo intrapreso u
- Page 115 and 116: CLAUDIA PERTUSICentro Psico Sociale
- Page 117 and 118: Poi c’è anche l’Associazione d
- Page 119 and 120: hanno provocato disturbo, difficolt
- Page 121 and 122: seduta partecipano dieci utenti. Ha
- Page 123 and 124: offre”. E il suo “offrirsi” n
- Page 125 and 126: "Il progetto di superamento dei man
- Page 127 and 128: Il suono acquatico del bastone dell
- Page 129 and 130: MARTA ZACCARDIDipartimento di Salut
- Page 131 and 132: Noi dovevamo dare una risposta a qu
- Page 133 and 134: tra operatori del Dipartimento di s
- Page 135 and 136: Da quel momento sono accadute molte
- Page 137 and 138: Le persone intelligenti, credo, usa
- Page 139 and 140: zienti si sono incontrati con il gr
- Page 141 and 142: Il nostro piccolo repertorio è cos
- Page 143 and 144: MICHELA CAMPIGLIAAssociazione “Di
- Page 145 and 146: già grande cosa. Sembra che più o
- Page 147 and 148: CARLA NOLLEDICentro di salute menta
- Page 149 and 150: mi, anzi, c’è bisogno di essere
- Page 151 and 152: dato nel tempo, permettendo di fare
- Page 153 and 154: Le sezioni locali, pur autonome, ri
- Page 155 and 156: utenti, siano andate negli anni man
- Page 157 and 158: BRUNA CIMENTIComitato Italiano per
- Page 159: devo molte responsabilità, perché
- Page 163 and 164: 162
- Page 165 and 166: Maurizio, un cittadino, nel senso c