MADDA<strong>LE</strong>NA CAMPANELLAGruppo di auto aiuto, Associazione “La Svolta”, Cinisello Balsamo, MilanoIo sono Maddalena. Mi sono ammalata nell’85 quando avevo 27 anni ed hofatto tantissimi ricoveri al Bassini. Ho tentato anche il suicidio e mi hanno fatto lalavanda gastrica. Ho cambiato tanti farmaci.Non andavo d’accordo con la mia mamma, perché non capiva la malattia cheavevo e gli ho messo anche le mani addosso. Qualsiasi cosa faceva, io avevo i mieiscatti, buttavo per aria le cose, sfasciavo tutto e andavo sempre a ricoverarmi in o-spedale.Dopo, i dottori mi hanno trovato una comunità a Ciprone, dove sono stata pertre anni. Si lavorava otto ore al giorno. A mezzogiorno si mangiava, la sera si cenava,poi si andava a letto e la mattina ci si alzava per andare a lavorare. Dopo treanni sono uscita ed ho fatto ancora dei ricoveri.Adesso vado sempre alla Casa dell’auto aiuto; il martedì si cena e facciamodei pranzi. Il mercoledì facciamo il gruppo di auto aiuto, dove ognuno dice i suoiproblemi. Grazie a loro, che mi hanno aiutato tantissimo, adesso ho la mia casa evivo da sola e pian pianino l’ho arredata.Ho imparato tante cose dall’esperienza di una mia amica che adesso non c’èpiù. Adesso vivo da sola e sto bene. Ogni tanto vado a trovare la mia mamma, peròpreferisco stare a casa mia. Quando desidero vederla, la vado a trovare, sto lìmezz’ora o un’ora, dopo vado a casa.Adesso prendo delle cure, ogni tanto sento delle voci, parlo da sola, però mido coraggio. In tutti questi anni ho pregato tantissimo e finalmente mi hanno datola casa popolare e vivo da sola.MARIACARLA FRANCESCHINIGruppo di auto mutuo aiuto “Abitare insieme”, TrentoBuonasera. Io sono Mariacarla e con me ci sono Dario e Milena. Noi facciamoparte del gruppo di auto mutuo aiuto “Abitare insieme” di Trento. Praticamentesiamo un gruppo aperto a persone che hanno problemi di abitazione, hanno difficoltàa trovare alloggio e, comunque, vogliono condividere il loro problema di solitudinee confrontarsi su possibili soluzioni.Lavoriamo in collaborazione con l’Azienda sanitaria, nel senso che siamo o-spiti del Centro di salute mentale e con loro gestiamo un appartamento che si trovain Viale Trieste. In questo appartamento le persone possono sperimentare una convivenzae il gruppo ha il ruolo di supportare le persone che vivono in questo appartamentoa livello emotivo. È anche un appartamento aperto per il primo soccorso,ad esempio in momenti in cui la persona ha difficoltà a convivere con la famiglia.Adesso lascio la parola a Milena e a Dario che hanno un’esperienza più concreta.29
MI<strong>LE</strong>NA TERENGHIGruppo di auto mutuo aiuto “Abitare insieme”, TrentoBuona sera, io mi chiamo Milena. Ho abitato in Viale Trieste quando era unappartamento protetto e ci sono stata parecchi anni. Dopo sono voluta andare adabitare da sola per provare cosa vuol dire abitare da sola.Anch’io sono malata, ogni tanto mi ricovero in psichiatria, ho le mie fobie. Ioho un brutto caratterino, abbastanza pesante, però certe volte mi contengo. Daquando sono uscita dall’appartamento di Viale Trieste per andare ad abitare da solami hanno sempre aiutato in tanti e ora li ringrazio tutti.DARIO BERTOLINIGruppo di auto mutuo aiuto “Abitare insieme”, TrentoBuongiorno. Mi chiamo Dario Bertolini e sto vivendo un’esperienza con ilgruppo “Abitare insieme”. Da circa sei mesi ho seguito ininterrottamente il gruppo,poi l’ho lasciato, sono ritornato a casa e adesso lo sto continuando a vivere. Stoparlando con molta intensità, perché quella del vivere insieme è una cosa che sentoabbastanza. Infatti provengo da una famiglia numerosa dove la convivenza è piùdifficile.Quando ci sono più persone che entrano in gioco, le cose diventano più complesse.Però questo non mi scoraggia, anzi, mi ha aiutato a farmi le cosiddette ossae voglio continuare il mio “programma” con il gruppo e con il Centro di salutementale di Trento, anche se ho trovato - come spiegava Mariacarla - delle difficoltà,anche da un punto di vista fisico, che inizialmente non mi spaventavano, peròdopo si sono ingigantite, per tornare a diventare più piccole.Sembra strano, però su di me hanno fatto questo effetto, forse perché sto incominciandoa capire meglio le cose. Sto incominciando a capire tutte le strutture,tutte le persone, tutti i loro amori non detti e quindi - tenendo conto di tutti questiaspetti - faccio fatica a raccapezzarmi, a capire bene cosa voglio o cosa non voglio.Comunque sia sono arrivato ad una soluzione. Voglio continuare e penso diessere proprio adatto a far capire anche agli altri che nell’abitare insieme, non soloci vuole la loro buona volontà, ma ci vuole anche uno spirito di sacrificio non indifferente.Grazie.30
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