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LE PAROLE RITROVATE

Convegno nazionale di Trento 2001 - Le Parole Ritrovate

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dato nel tempo, permettendo di fare a volte delle scelte “azzardate” o consideratetali, come quella di rinunciare alla copertura notturna.La diade operativa costituita dalle due psicologhe si è successivamente allargatacon l’inserimento di un terzo operatore e coinvolgendo il personale deputatoall’attività strettamente commerciale della locanda.Dopo un periodo necessario di osservazione, si sono impostati e avviati deiprogrammi personali individualizzati, sugli assi casa-lavoro-socialità.Il personale della locanda deve mantenere la sua specifica professionalità, maal contempo deve saperla trasmettere adeguatamente, in altre parole, deve saper entrareempaticamente in contatto con delle persone plausibilmente spaventate e diffidentiverso una nuova esperienza.L’affiancamento all’utente, da parte dell’operatore, in questa fase di avvio allavoro, è un’operazione delicata che può originare sia frustrazioni sia numerosegratificazioni per entrambi. Tra queste ultime la maggiore è rappresentata sicuramentedall’assunzione, da parte della cooperativa, della persona che diventa sociolavoratore.Dall’avvio di quest’esperienza nell’ambito della locanda, siamo riusciti ad assumeredue persone che da utenti sono diventati lavoratori a tutti gli effetti oltreche proprietari dell’osteria. La locanda crea un ambiente favorevole allo sviluppodelle proprie azioni in modo reale e concreto. Il lavoro è un lavoro vero, e il confrontocon il mondo esterno è altrettanto reale e concreto.I componenti di quest’attività commerciale, diventando soci della cooperativache gestisce il progetto, sono i protagonisti della stessa. Ognuno è così un tassellofondamentale per la buona riuscita dell’impresa mettendo a disposizione le proprierisorse fisiche e mentali.Riproponendo l’impostazione dei tre strumenti, l’Aghe Clope rappresenta appienotutti e tre:È casa, in quanto al primo piano c’è l’unità abitativa che ospita sette persone, ma èsoprattutto strumento per attuare la mediazione oggettuale necessaria alla conoscenzareciproca tra i conviventi e gli operatori che vi lavorano. È fondamentale farsi che chi vi abita consideri questo luogo come la sua casa, investendola affettivamente.L ‘intento è quello di creare un ambiente di vita rassicurante, un punto fermonel quale sentirsi sicuri anche nei momenti di crisi. Il nostro approccio ha deilimiti ben definiti ma ha anche delle indiscusse validità, prima fra tutte la grandeattenzione data appunto all’aspetto affettivo. Odio e amore alle volte si fondono inun unico oggetto verso il quale si provano di conseguenza dei sentimenti contrastanti.Noi non pretendiamo di sciogliere i nodi profondi che legano questi due sentimenti,ma sicuramente in modo caloroso cerchiamo di capire e comprendere. Eccoperché nel lavoro di comunità diventa fondamentale stabilire una relazione,condizione necessaria di corrispondenza tra cose e persone. Una relazione basatasoprattutto sul contatto empatico che prevede comprensione, relazioni adeguate diamicizia per qualcuno, di lealtà e rispetto per tutti.È lavoro e socialità, i quali vengono esemplificati nella locanda. Lavorare, relazionarsi,vivere con persone diverse permette di scambiare informazioni che aumentanola conoscenza reciproca. Più la distanza relazionale si accorcia e più la relazionediventa stabile e sicura.150

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