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LE PAROLE RITROVATE

Convegno nazionale di Trento 2001 - Le Parole Ritrovate

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Dapprima con le gite e le visite in città e fuori città, in seguito con interesseper le cose del mondo di fuori, del mondo altro, delle politiche sociali, ci siamomolto aperti verso l’esterno. L’interesse per le politiche sociali comincia quando larivista Polis ospitò alcuni nostri articoli sotto la sua testata. Da allora ci siamo occupatidi commercio equo, solidale, delle realtà delle carceri femminili e delle cooperativiche vi lavorano, salute pubblica, strutture psichiatriche, ecc.Spulciando i diciotto numeri di Tribù che abbiamo stampato in questi quattroanni, sorgono interessanti situazioni. Dal numero zero al numero sei siamo usciticon un foglio piegato e stampato in bianco e nero.Dal numero zero al numero tre c’è una gran quantità di brevi e brevissimi articolinon collegati fra loro: si voleva provare sperimentare una tecnica panoramicaed un po’ esaustiva degli argomenti. Una tecnica comprensibile per un giornale aisuoi albori.Numero zero e numero uno: in questi numeri iniziali si dava molto peso ad articolie rubriche di cucina, poesie, massime, disegni nostri, il che non è male, ma cifaceva sentire il giornale un po’ un minestrone di articoletti scollegati. Su questo,forse, sono un po’ troppo severo, ma questi stessi temi hanno ora uno spazio proporzionalmenteridotto e sono più in consonanza gli uni con gli altri.I numeri quattro e cinque sono molto interessanti per vedere argomenti che e-rano in atto a quel tempo nel nostro day hospital: più organizzazione, più laboratori,più disponibilità da parte dell’USL a venire incontro alle esigenze del nostro periodico.Questo avveniva nell’autunno del 1997. In giugno era nato il nostro giornale.Con i numeri nove e dieci c’è un salto di qualità. Già stampiamo parzialmentea colori. La grafica in bianco e nero è ottima e la struttura delle pagine anche. Gliinterventi sono più mirati e correlabili. I numeri dall’uno al quindici sono tutti a colorie si intuisce che anche la produzione e l’impaginazione del materiale ha subìtouna svolta decisiva.Dal numero quindici al sedici c’è stata una lunga lacuna di tempo per motivitecnici. Il materiale si accumulava e non era possibile stamparlo. Ne nacquero lunghissimediscussioni molto animate, in questo periodo di buio.Col numero sedici riprendemmo alla grande; dopo un ulteriore periodo di crisi,adesso abbiamo il numero diciassette, col quale possiamo dire di aver raggiuntouna relativa stabilità e si spera, si auspica, che con ausili tecnici esterni e qualchefinanziamento si possa operare una miglioria della veste grafica, si possa avere unapiù larga visibilità e notorietà con la creazione di un sito internet per La Tribu delBoldù e una velocizzazione della stampa con computer e stampanti più potenti, senon addirittura convenzionandoci con una tipografia. È importante veramente anchequest’ultimo punto per non tornare al periodo buio di cui parlavo, in cui nonvenne stampato niente per quasi un anno. La velocità di stampa impedirà il costiparsidi cumuli di materiale. Per quel che riguarda il lavoro in redazione, tutto procedeottimamente.59

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