MARTA ZACCARDI“Zabaione di pensieri”, RomaScusate soltanto un momento, vorrei fare una precisazione sulla parola coordinamento,perché noi ci stiamo incastrando. Coordinamento significa coordinarsisu una azione. Per esempio se tutti insieme noi decidessimo di mandare una letteraal Presidente Bush, perché non vogliamo ecc… Questa è una azione da coordinamento,che è una cosa diversa da una redazione o da una segreteria unitaria, non sose riesco a spiegarmi. Un conto è censirsi, sapere chi siamo, quanti siamo, avere unreferente, dei numeri di telefono che si possono contattare per sapere chi siamo, unconto diverso è un coordinamento che secondo me forse verrà, ma non adesso. Uncoordinamento è una cosa alla quale una rivista può aderire o anche non aderire,perché il coordinamento prende delle iniziative. Non so se mi spiego. Questo perspiegare la parola coordinamento. Apposta, dico, stiamo discutendo del simbolo,ma quello viene dopo di aver deciso di farlo o non farlo. Ma deciso sulla base diche cosa? Mentre noi ci siamo già incontrati. Certo sono incontri, sono quello chevi pare a voi ed abbiamo bisogno di una segreteria, non di una segreteria di un coordinamento,ma di una segreteria delle riviste. Non so se mi spiego.ROMANO TURRI“Liberalamente”, TrentoNoi di Trento siamo andati avanti con il nome, con il logo perché noi si davagià per scontato che esistesse questo coordinamento. Coordinarsi vuol dire “unirsiinsieme”. Se ci prendiamo per mano noi abbiamo formato un coordinamento fisico.La nostra realtà è un coordinamento delle redazioni. Se poi una redazione non vuolfar parte del coordinamento, beh è libera di farlo. Allora il censimento è una cosa,il coordinamento un’altra. Il censimento è totale, il coordinamento può essere ancheparziale.MARTA ZACCARDI“Zabaione di pensieri”, RomaIl coordinamento non è darsi la mano. Se quattro persone si danno la mano,non sono un coordinamento, non so se mi spiego. Romano parla di coordinamentofisico. Con le parole si può giocare, ma il pane io lo chiamo pane. Il coordinamentoè qualcosa che coordina, penso, un’azione, coordina un qualche cosa che poi nescaturisce. Il coordinamento è un qualcosa, soprattutto, che necessita diun’adesione. Non è che la rivista “tal dei tali” fa parte del coordinamento solo perchéè una rivista, mentre fa parte di un elenco di riviste che esistono.65
MORTELLA CONSOLINI“Tam Tam”, TorinoMi chiamo Mortella Consolini e sono un’utente di Tam Tam di Torino. Hofatto questa esperienza praticamente scrivendo nel giornale per iniziativa del dottorPellegrino. Volevo dire che per noi utenti avvicinarsi a questa cosa, che poi è ilgiornale, è stata un’esperienza forte e diretta. Mi spiego: i nostri pensieri venivanoconcretizzati da noi, materializzati e messi su un foglio che la gente legge, cioè ilnostro pensiero interiore espresso e scritto. Come unico tabù ci siamo imposti dinon parlare di politica, ma perché? Perché finiremmo che ognuno esprime il propriopensiero e ci metteremo a parlare delle Torri. Certo che quello che abbiamovisto in televisione è stata una cosa… L’immagine colpisce. Ognuno di noi ha leproprie idee e penso che parlare di politica non serva al nostro giornale. Questo volevodire. In redazione parliamo delle nostre idee politiche, delle nostre opinioni,però sul giornale non le pubblichiamo, perché ne parliamo già abbastanza tra dinoi.BARBARA CAVAGNERO“Il Pianeta di Ostut”, Martina Franca, TarantoIo volevo rispondere sia a lei che all’altra signora rispetto al prendere delleposizioni. Chiaro, ogni persona ha la propria posizione. A noi è capitato due anni fache un gruppo di utenti - il nostro è un giornale di rete, chi lo riceve lo sa - avevanopreso posizioni politiche in senso lato su delle questioni amministrative dei medicidi riferimento della propria ASL, facendo proprio delle lettere ufficiali che hannomandato al giornale, che hanno mandato anche alle ASL, firmandosi come Coordinamentodei Gruppi di self-help. Questo ha fatto una tale paura - pensate, un giornalinodi 20 pagine - che per un anno l’ASL non ce l’ha spedito, senza neanchedircelo. I giornali sono rimasti nella ASL e noi non lo sapevamo, pensavamo chegirassero. Questo vuol dire che il pensiero politico degli utenti fa molta paura eche, secondo me, va bene. Questa cosa va bene, ma chi l’ha detto che un utente nondeve esprimersi politicamente?DAVIDE ROSA“Tam Tam”, TorinoMi chiamo Davide Rosa e sono un paziente della ASL 3 di Torino. Volevo rispondereal signor Leonardo. Io non penso che il mondo sia tutto basato sui fatti,ma penso che il mondo sia basato anche sulle opinioni. Questo che cosa vuol dire,parlando in maniera più semplice? Vuol dire che ognuno, soprattutto il malato psichico,deve avere il diritto di esprimere la propria opinione e di esprimerla liberamentecon le sue parole, senza traduzioni e senza mediazioni. Questo volevo dire equesto ho detto.66
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BRUNA CIMENTIComitato Italiano per
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Maurizio, un cittadino, nel senso c