CARLA CAPPELLI“Spiragli”, Montelupo Fiorentino, FirenzeSì, le riviste possono arrivare. Naturalmente noi non possiamo entrare in Internet,perché è impossibile. Voi potete scrivere e mandare i vostri articoli che sarannopubblicati e loro potrebbero mandare articoli a voi. Gli argomenti che servonodi più, naturalmente, sono i rapporti con la giustizia, i pensieri personali, le poesiee tutto quello che è critica del sistema carcerario. In quest’ultimo caso, dobbiamostare attenti alla censura. Tre numeri fa era stato deciso di fare un articolosull’abuso, perché la polizia penitenziaria, certe volte, è un pochino severa. Tuttierano contenti: “Sì, sì, facciamo questi articoli”. Li abbiamo fatti, però poi il direttoredel carcere ed il provveditorato ci hanno impedito di pubblicarli.ROMANO TURRI“LIberalamente”, TrentoCarla, poco fa ci hai detto che il Ministero di Grazia e Giustizia vi dà un finanziamentodi otto milioni. Ci puoi dire se a numero o all’anno?CARLA CAPPELLI“Spiragli”, Montelupo Fiorentino, FirenzeOtto milioni all’anno. Praticamente noi spendiamo un milione e mezzo a numero.Ora lo facciamo in tipografia e per quanto riguarda la spedizione nelle varieUSL, nelle regioni e nelle altre carceri, viene fatta direttamente dall’Istituto, mentreper la spedizione alle persone comuni, ai loro amici e parenti, oppure agli avvocati,la spedizione la fa la Regione Toscana tramite il Coordinamento regionale deigiornalini delle carceri.Per coloro che sono interessati ad inviarci i propri articoli, il nostro indirizzoè: “Ospedale Psichiatrico Giudiziario, Viale Umberto I - 50046 Montelupo Fiorentino(FI)”.73
PAOLA FRANCESCHI“Riso dolce”, Sarzana, La SpeziaMi chiamo Paola Franceschi, sono un’educatrice e lavoro in un Centro Diurnodel Servizio di salute mentale di Sarzana.Abbiamo iniziato questa attività nel 1997 e ci incontriamo una volta alla settimana.Il nostro è nato proprio come un giornalino, dove raccontavamo un po’ lenostre cose, la rubrica della cucina, ecc. Adesso stiamo cercando di fare il salto diqualità, di uscire all’esterno, perché ci rendiamo conto di quanto poi la cosa possadiventare sterile. Ci incontriamo, lavoriamo, parliamo, però sentiamo la necessitàdi andare all’esterno e di farci conoscere. Abbiamo preso contatti con Livorno, conViareggio e mandiamo il nostro giornalino in giro nelle redazioni che conosciamo.Adesso dovremo fare questa registrazione al Tribunale e stiamo pensando di formarciin associazione, perché dire “siamo poveri” è dir poco. Noi non abbiamonemmeno diecimila lire. Abbiamo un Centro diurno e, quando gira il vento buono,l’ASL decide di darci trecento mila lire, ma per tutte le attività del Centro e, perquanto riguarda il giornale, siamo messi malissimo.Io, la mia collega e gli utenti buttiamo giù il giornale, lo impaginiamo, ci inventiamola copertina e poi andiamo all’ASL che, con una lettera ufficiale ci ha datola possibilità di fare delle fotocopie piuttosto veloci e comode. Non si parla dialtro. Di tipografia non se ne parla nemmeno, chiaramente ci hanno detto di no.Adesso stiamo pensando ad una tipografia privata, però abbiamo bisogno di soldi.Il Comune ci ha dato la possibilità di avere un budget forse annuale, però dobbiamocomunque formare un’associazione, perché a livello di Centro diurno non cipossono dare questi soldi.Quindi siamo in un momento di voglia di comunicare con l’esterno, voglia difarci conoscere, anche perché credo che comunque, al di là di come possano nascerequeste cose, che possono essere attività riabilitative come tante altre in un Centrodiurno, questo può avere veramente uno sbocco. Il fatto poi che esistano altre realtàche hanno in comune la stessa esperienza è un momento di incontro fondamentale.Visto che è la prima volta che partecipo a questi vostri incontri, spero che nonsia l’ultima e di continuare a partecipare anche per un discorso di condivisione,cioè, nel lavoro che facciamo. Noi abbiamo sette utenti e siamo due operatori e,quando la mattina ci incontriamo, faccio vedere che altre realtà come la nostra hannoil loro giornale, sono contenti. È proprio una condivisione importante per nonsentirsi soli, perché questo è fondamentale.Sono d’accordo su queste iniziative e vi prego di invitarmi quando vi incontrate.Grazie.74
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LUIGINA MARIANI, Genova ...........
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fino alla fine del nono giorno, qua
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Il supporto si esprime attraverso l
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CARLA NOLLEDICentro di salute menta
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mi, anzi, c’è bisogno di essere
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Le sezioni locali, pur autonome, ri
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BRUNA CIMENTIComitato Italiano per
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Maurizio, un cittadino, nel senso c