Piero Vassallo “La restaurazione della filosofia ... - Maconi, Antonio
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Sulla <strong>filosofia</strong> di Husserl, nonostante alcune occasionali convergenze con la metafisica<br />
(peraltro onestamente segnalate da Edith Stein) è impossibile non avanzare le più serie<br />
riserve.<br />
“Husserl, scrive Cornelio Fabro commentando un testo di Edith Stein, “ha seguito il<br />
metodo moderno che risale a Kant ed a Cartesio il quale, portato alla sua purezza di nulla<br />
presupporre (è la Votaussetzungslosigkeit di Hegel, non indicata ma ovviamente<br />
presupposta da Husserl a cui la Stein si riferisce) se si vuole vincere il dubbio alla radice,<br />
deve ammettere l’immanenza totale, ossia l’identità <strong>della</strong> conoscenza con il suo oggetto” 76 .<br />
Se non che il valore di Husserl piuttosto che nella teoria si trova nel fervore spirituale,<br />
che si costituiva intorno alla cattedra. Da questo punto di vista è impossibile non<br />
condividere lo stupore che s’impadronì di Cornelio Fabro davanto al “notevole numero di<br />
conversioni nell’ambiente universitario che gravitava intorno a Husserl” 77 .<br />
Innegabile appare, infatti, l’influsso del clima instaurato da Husserl, sia nella storia <strong>della</strong><br />
metafisica contemporanea sia (specialmente) nella formazione spirituale di Edith Stein:<br />
“Dobbiamo al severo metodo di Husserl la graduale consapevolezza che prese in<br />
quest’anima verginale il problema di Dio senza improvvisi colpi di scena, ma anche senza<br />
infedeltà, quasi attirata da progressive irradiazioni di uno stesso filo di luce che<br />
s’ingrandiva ad ogni tappa” 78 .<br />
Prima che il faticoso e accidentato cammino del neotomismo del Novecento, da Brentano<br />
a Edith Stein (attraverso la complessa parentesi husserliana) 79 , giungesse all’approdo sicuro<br />
del tomismo essenziale, che ha realizzato compiutamente il programma di <strong>restaurazione</strong><br />
esposto da Leone XIII nella “Aeterni Patris” 80 , fu indispensabile, prima, l’assimilazione<br />
degli orientamenti dettati da san Pio X, che, nel 1914, alla vigilia <strong>della</strong> morte, ordinò la<br />
pubblicazione delle ventiquattro fondamentali tesi tomistiche, in seguito il loro sviluppo<br />
organico nelle sessantanove nuove tesi elaborate da Cornelio Fabro, che, alla luce ingente<br />
dell’eredità di papa Sarto, scandagliò l’opera di san Tommaso, mostrandone la novità<br />
rispetto all’aristotelismo e al platonismo 81 .<br />
Privilegiare i risultati, ultimamente ottenuti da Cornelio Fabro (ma non si possono<br />
dimenticare i contributi dei domenicani Ceslao Pera, Raimondo Spiazzi e Tito Centi), vale a<br />
dire le conquiste che rappresentano la felice conclusione del lungo dibattito 82 , non esclude<br />
il valore e l’utilità dei progressi incerti e parziali, dei “passaggi” intermedi, quali, ad<br />
materna, deve tentare di trovare la via verso la grande cattedrale <strong>della</strong> Scolastica partendo da questo punto”.<br />
Cfr.: “Essere finito e Essere eterno”, Città Nuova, Roma 1999, pag. 48.<br />
76 Cfr.: “Linee dell’attività filosofico-teologica <strong>della</strong> Beata Edith Stein”, in “Aquinas”, a. XXII, fascicolo 2,<br />
Roma maggio-agosto 1989.<br />
77 Cfr. Cornelio Fabro, “Edith Stein dalla <strong>filosofia</strong> al supplizio”, Ecclesia Città del Vaticano, luglio 1949.<br />
78 Id., id..<br />
79 La dissidenza di Edith Stein da Husserl data dal febbraio del 1917, come attesta una lettera a Ingarden, nella<br />
quale è dichiarato il superamento dell’idealismo, cui era approdato il maestro: “Le premesse perché si costituisca<br />
una natura evidente mi sembrano da un lato., una natura fisica assolutamente esistente dall’altro una<br />
soggettività dotata di strutture proprie. Non sono ancora riuscita a confessare queste eresie al<br />
maestro[Husserl]”, cfr. “Lettera a Roman Ingarden”, op. cit. pag. 34.<br />
80 L’enciclica fu pubblicata il 4 agosto 1879<br />
81 L’ingente elenco delle opere di Cornelio Fabro, frutto di studi approfonditi nel corso degli anni, si trova<br />
esposto nel saggio di Andrea Dalledonne e Rosa Goglia, “Cornelio Fabro pensatore universale”, a cura<br />
dell’Assessorato alla cultura del Comune di Frosinone, Frosinone 1996.<br />
82 Al riguardo <strong>della</strong> storia del tomismo e del dibattito intorno ad esso in età moderna e contemporanea cfr.<br />
l’ingente contributo di Giorgio Giannini, in “Grande Enciclopedia filosofica”, diretta da Michele Federico<br />
Sciacca, Marzorati, Milano 1977, vol. XXVII, pag. 255 e seg.<br />
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