Piero Vassallo “La restaurazione della filosofia ... - Maconi, Antonio
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(Fortemente negativo è invece il suo atteggiamento nei confronti di Martin Heidegger, al<br />
quale è attribuito un estetismo da titano, diametralmente opposto all’esistenzialismo<br />
religioso di Kierkegaard) 46 .<br />
Per chiarire il significato dell’interesse per l’attualismo, Alessandra Buccoleri ricorre alla<br />
testimonianza di Giovanni Santinello, assistente di Stefanini dal 1949 al 1956: “Stefanini fu<br />
idealista per quel tanto che l’idealismo sostiene il primato dello spirituale sul naturale,<br />
dell’atto sul fatto bruto. Decisamente avverso, però, alle sopraffazioni <strong>della</strong> logica<br />
dominante la vita del soggetto, come pure avverso all’assolutizzazione del soggetto nell’Io<br />
trascendentale, nuova e più grave attrazione intellettualistica, l’idealismo dello Stefanini<br />
può soddisfarsi solo nel cristianesimo, ove il primato dello spirituale si attua nella<br />
singolarità delle anime trascendenti tra loro e trascese dalla realtà personale di Dio, e i<br />
valori logici del pensiero si nutrono dell’energia volitiva e <strong>della</strong> calda passione affettiva<br />
nell’unità integrale dell’atto umano” 47 .<br />
Luigi Stefanini, in effetti, cercava il superamento e l’inveramento <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong><br />
gentiliana, ripercorrendo la linea segnata dalla tradizione spiritualista, linea strutturalmente<br />
religiosa, che inizia da Platone, è approfondita da Agostino e Bonaventura e dagli umanisti<br />
italiani del XIV e XV secolo 48 .<br />
Il risultato di questa ricerca fu esposto in un saggio pubblicato nel 1933, “Mens cordis” 49 ,<br />
dove Stefanini, dopo aver esaminato le tre classiche risposte alla domanda sui rapporti tra<br />
pensiero e azione 50 , riconobbe che Gentile, affermando la coincidenza di pensiero e azione,<br />
aveva posto un problema che la <strong>filosofia</strong> cristiana non poteva lasciare irrisolto. Nella<br />
“Teoria generale dello spirito come atto puro” e nelle “Lezioni di pedagogia”, Gentile,<br />
infatti, sosteneva che “l’opposizione tra spirito teoretico e spirito pratico, opposizione <strong>della</strong><br />
quale la <strong>filosofia</strong> non è giunta ancora a liberarsi, si fonda sopra un falso concetto <strong>della</strong><br />
realtà: il concetto dell’opposizione tra la mente che conosce e la realtà che è conosciuta, la<br />
quale è, e rimane quella che è, indipendentemente dall’essere o no conosciuta; il concetto,<br />
cioè, per cui ogni conoscenza è conoscenza d’altro e non di se stessa. Ma una volta<br />
superato questo falso concetto <strong>della</strong> realtà e raggiunto, invece, l’altro <strong>della</strong> realtà che<br />
concepisce se stessa guardandosi in seno, nell'atto stesso del suo conoscere, o, in altre<br />
parole, una volta intesa la realtà come il soggetto stesso nell'atto del suo sviluppo viva via<br />
sempre nuovo, appunto perché reale sviluppo, è chiaro che il concetto del conoscere<br />
paura del contagio, bisogna passare attraverso, con la certezza di conseguire acquisti preziosi, purché si sappia<br />
passare attraverso e andare oltre”, cfr. “L’entimema personalistico di Giovanni Gentile”, nel “Giornale di<br />
metafisica”, n. 1, 1995.<br />
46 Cfr. Alessandra Buccolieri, “Il Platone di Luigi Stefanini Il rapporto Eros-Logos”, op. cit., pag. 75 e seg.<br />
47 Cfr.: “Il Platone di Luigi Stefanini Il rapporto Eros-Logos”, op. cit., pag. 33.<br />
48 Nell’ingente catalogo delle opere di Stefanini, pubblicato da Laurara Corrieri in appendice alla monografia<br />
citata, figurano due ampi saggi sull’ispirazione umanistica dell’Itinerarium mentis in Deum e sulla tradizione<br />
platonica in San Bonaventura. Su questo cfr. il saggio di Andrea Mario Moschetti, “L’imaginismo francescano di<br />
Luigi Stefanini”, in: Aa. Vv., “Scritti in onore di Luigi Stefanini”, Cedam, Padova 1960. Va detto che il Platone<br />
di Stefanini è il filosofo che dubita di sé: “non sono già io l’uomo sicuro che si compiace di ingarbugliare gli<br />
altri; ma estremamente dubbioso io stesso, insinuo negli altri le mie incertezze” Menone, 80 c.<br />
49 Edito da Cedam, Padova 1933 e oggetto di un’acuta recensione di Michele Federico Sciacca, cfr.<br />
“Dall’attualismo allo spiritualismo critico”, op. cit., pag. 340 seg..<br />
50 Subordinazione dell’azione al pensiero, per la <strong>filosofia</strong> antica; risoluzione del pensiero nella prassi, per il<br />
pensiero moderno dopo Bacone e Kant; identità di pensiero e azione, per il pensiero cristiano.<br />
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