Piero Vassallo “La restaurazione della filosofia ... - Maconi, Antonio
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popolo di Vandea 95 , si riflette il contrasto irriducibile tra il fantasma <strong>della</strong> cultura<br />
tradizionalistica, estenuata dalla delicatezza iniziatica, e la figura <strong>della</strong> semplicità<br />
culturale nobilitata dalla fede. La Vandea è, infatti, la sola testimonianza storica<br />
<strong>della</strong> tradizione cattolica popolare, miracolosamente sopravvissuta nella Francia<br />
assolutista, quietista, cartesiana e illuministica dei secoli XVII e XVIII. L’unico<br />
segno <strong>della</strong> Cristianità, vivente nel popolo di Vandea a malgrado dell’eclissi<br />
scolastica e <strong>della</strong> decadenza morale del clero e dell’aristocrazia. Il resto <strong>della</strong><br />
scena francese contemporanea è rappresentato dai rottami dell’ordine cristiano,<br />
intesi ad un’azione suicidaria dall’andamento frenetico. Coblenza è dunque lo<br />
specchio <strong>della</strong> destituzione culturale un’aristocrazia oscillante senza sosta tra i<br />
rapimenti arcadici di Jean Jacques Rousseau, il severo deliquio dei filosofi di Port<br />
Royal, gli svaghi crepuscolari <strong>della</strong> monarchia assolutista 96 , e i pii arzigogoli di<br />
Nicolas Malebranche. Lo sguardo realistico esclude la possibilità di vedere nella<br />
rivoluzione il contrario dell’ancien régime. Non è difficile perciò intendere come,<br />
attraverso l’alambicco ozioso di Coblenza, le insorgenze popolari di Vandea siano<br />
state infine interpretate dalla tardiva e inutile riflessione del salotto tradizionalistico,<br />
cioè da un’ideologia codina, legata strettamente all’esangue catena francese<br />
dell’idealismo pseudo platonico: Cartesio – Malebranche – Gerdil - De Maistre - De<br />
Bonald –Bonetty - Lamennais.<br />
Quasi incurante <strong>della</strong> bufera rivoluzionaria, che sconvolge l’Europa, il<br />
tradizionalismo spurio, prodotto filosofico dell’anti<strong>filosofia</strong>, che si è trasferita dalla<br />
scolastica crepuscolare al raggiante buoudoir degli iniziati, dilaga in mezzo agli<br />
imparruccati del partito di Coblenza.<br />
Nonostante il suo evidente aspetto di edificio filosofico, elevato dai distruttori<br />
intorno al ripudio <strong>della</strong> vera <strong>filosofia</strong> tomistica, il pensiero reazionario s’impone<br />
come rigorosa alternativa all’illuminismo e al giacobinismo.<br />
Nelle opere di Joseph De Maistre 97 , affiliato al cenacolo massonico che derivava<br />
da Martinez de Pasqually e imitatore del confratello Edmund Burke (affiliato alla<br />
Jerusalem Lodge n. 44, Clerkenwell, London) 98 , oltre che padre ed emblema <strong>della</strong><br />
Coblenza filosofante, insieme con un campionario di inaudite e tracotanti<br />
sciocchezze, ad esempio l’affermazione <strong>della</strong> superiorità morale del boia sul<br />
combattente 99 , si trovano, deformati dallo sguardo dilettantesco e ingigantiti dalla<br />
suggestione massonica, gli errori <strong>della</strong> scolastica ostile al tomismo, cioè la<br />
svalutazione dell’esperienza sensibile, il rifiuto <strong>della</strong> logica aristotelica, l’innatismo.<br />
E’ sufficiente scorrere lo squilibrato elenco degli autori che De Maistre cita a<br />
sostegno dell’innatismo tradizionalista – “Pitagora, Platone, Cicerone, Origene,<br />
95 Sull’olocausto vandeano cfr. Pierre Gaxotte, <strong>“La</strong> rivoluzione francese”, op. cit., pag. 277 e seg. Nel<br />
1989, la casa editrice milanese Effedieffe ha pubblicato la classica opera di Gracchus Babeuf <strong>“La</strong><br />
guerra di Vandea e il sistema di spopolamento”, e nel 1991 il saggio di Reynald Secher, “Il genocidio<br />
vandeano”.<br />
96 Si pensi alla squallida pochade che coinvolse, insieme a personaggi <strong>della</strong> corte di Luigi XVI, il mago<br />
Cagliostro e il cardinale di Rohan.<br />
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