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Piero Vassallo “La restaurazione della filosofia ... - Maconi, Antonio

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letta attraverso la lente di Cornelio Fabro 162 , rappresenta, in ogni caso, un eccellente<br />

approccio alla <strong>filosofia</strong> che sta rinascendo sulle rovine del moderno.<br />

IV –<br />

Rosmini tra opposizione e cedimento al moderno<br />

Non è possibile trovare la via d’uscita dalla catastrofe filosofica in atto, finché<br />

non si accoglie la verità stabilita da Alexandre Kojève e Georges Bataille: la fase<br />

ultima e incandescente <strong>della</strong> crisi nichilistica inizia dal sistema hegeliano, crocevia<br />

di pensieri sfuggenti e di fitte oscurità, dove l’avanzamento nella coerenza ai<br />

princìpi è destinato a sprofondare nel delirio postmoderno. L’appartenenza di Hegel<br />

alla metafisica orientale dello zero assoluto è, peraltro, confermata da molti indizi,<br />

fra i quali non è trascurabile la disavventura dei teologi progressisti in tuta bianca,<br />

che, nell’incauta appropriazione <strong>della</strong> chimera rivoluzionaria, si sono piamente illusi<br />

di addomesticare e battezzare il vaneggiante assioma che l’ha generata (“Dio è<br />

veramente Dio solo se ritrova se stesso nell’assoluta devastazione”) diventando<br />

perciò prede inconsapevoli e tuttavia ghiotte di quel decadentismo borghese, su cui<br />

s’illudevano di trionfare nel giorno del socialismo realizzato 163 .<br />

Nella sequela <strong>della</strong> loro chimera, i nuovi teologi hanno incontrato la figura di un<br />

“dio pneumatico”, principio opposto all’Ipsum Esse e perciò assolutamente contrario<br />

al Dio <strong>della</strong> teodicea tradizionale e del dogma cattolico. Su questa nuova e deforme<br />

invenzione teologica, hanno avuto facilmente ragione i desolati epigoni di Hegel e di<br />

Schelling, i maestri del nichilismo postmoderno, che, dalla teologia idealistica hanno<br />

estratto i fumi necessari ad oscurare e confondere le fragili menti degli intellettuali<br />

di parrocchia. L’infelice decisione di don Verzé, che ha costruito una nuova e<br />

prestigiosa cattedra milanese intorno al pensiero obituario di Massimo Cacciari, fa<br />

162 Anche Armando Carlini, nel tentativo di adeguare l’attualismo alle esigenze <strong>della</strong> fede cristiana, ha<br />

proposto una interessante interpretazione <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong> kierkegaardiana. Cfr. il saggio di Luigi<br />

Pareyson, “L’esistenzialismo di Armando Carlini”, in “Studi sull’esistenzialismo”, Sansoni, Firenze<br />

1971, pag. 313 e se..<br />

163 “Fenomenologia dello spirito”, I, 24. Nella “Scienza <strong>della</strong> logica” lo stesso giudizio è esposto in<br />

forma diversa: “Partizione generale dell’essere: l’essere è anzitutto determinato in generale contro<br />

altro”. Come osserva Alessandro Massobrio, la chiave ermeneutica del pensiero hegeliano “è un no<br />

assoluto e tenebroso che si oppone ad un sì astratto e generico”, cfr. “Il buco nero <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong>”, Il<br />

Secolo d’Italia, 12 febbraio 1998.<br />

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