Piero Vassallo “La restaurazione della filosofia ... - Maconi, Antonio
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pubblicato a Modena nel 1843, per contrastare alcune opinioni erronee esposte dal<br />
roveretano, sotto l’influsso di Kant 87 .<br />
Il saggio di Serafino Sordi è all’origine di quella contestazione antirosminiana,<br />
che anticipò la censura di Pio IX (1849), e la condanna di Leone XIII (“Post<br />
obitum”, 1888).<br />
<br />
La messa al bando dei filosofi ortodossi a vantaggio dei tromboni <strong>della</strong> fumosa<br />
eterodossia è una situazione classica, nella dolorosa storia degli infortuni causati<br />
dalla deficienza immunitaria in ambiente clericale. In tempi recenti la creatività<br />
geniale di un Cornelio Fabro, colpevole di aver resistito tenacemente all’onda<br />
convulsa del progressismo teologico 88 , è stata costretta a cercare rifugio presso<br />
editori eroici ma sprovvisti di mezzi, tanto che molte delle sue opere sono oggi<br />
introvabili, mentre diluviavano imperterrite (e in edizioni sontuose) le opere degli<br />
avversari di san Tommaso, <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong> e <strong>della</strong> ragione 89 . Agli iniziatori italiani<br />
del primo movimento tomistico, spetta dunque il titolo di anticonformisti e di veri<br />
avanguardisti ed eroi <strong>della</strong> cultura, che è stato finora attribuito a pensatori senza<br />
profilo filosofico e a banditori ecumenici senza virtù.<br />
87 Prima <strong>della</strong> pubblicazione del testo di Serafino Sordi, era opinione diffusa l’accordo fra Rosmini e<br />
san Tommaso. Sull’argomento cfr. Cornelio Fabro, “L’enigma Rosmini”, Edizioni Scientifiche<br />
Italiane, Napoli 1988.<br />
88 Al riguardo cfr. Cornelio Fabro, “L’avventura <strong>della</strong> teologia progressista”, Rusconi, Milano 1974.<br />
89 Il travolgente successo <strong>della</strong> teologia progressista iniziò nel periodo postconciliare, quando trionfava<br />
la contestazione anarchica promossa dai francofortesi. Come scriveva Cornelio Fabro: “Questo<br />
movimento sta largamente dominando l’editoria cattolica di tutto il mondo con abbondanza di mezzi e<br />
iniziative fervide e audaci: collane di studi, enciclopedie, riviste ... a getto continuo. Così i teologi<br />
progressisti hanno potuto polarizzare l’opinione pubblica e perfino con abili slogan intimorire e<br />
qualche volta trascinare al proprio seguito non pochi membri dell’episcopato e personaggi influenti<br />
nel governo <strong>della</strong> Chiesa”. Cfr. “L’avventura <strong>della</strong> teologia progressista”, Rusconi, Milano 1974, pag.<br />
18-19.<br />
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