Piero Vassallo “La restaurazione della filosofia ... - Maconi, Antonio
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A mal grado del dubbio sulla dottrina, resta indiscutibile il contributo di Husserl alla<br />
divulgazione e alla difesa del pensiero del suo maestro Franz Brentano, un protagonista<br />
<strong>della</strong> <strong>restaurazione</strong> filosofica, stimato anche da Cornelio Fabro, (che gli ha riconosciuto il<br />
coraggio necessario a difendere un’opinione controcorrente come l’esegesi creazionistica di<br />
Aristotele proposta da san Tommaso) 89 .<br />
Non era dunque totalmente infondato il giudizio di Edith Stein, secondo la quale il<br />
circolo di Husserl fu, malgrado tutto, utile alla <strong>restaurazione</strong> filosofica (se non altro) quale<br />
veicolo delle teorie di Franz Brentano, un autore che “si era formato alla scuola rigorosa<br />
<strong>della</strong> <strong>filosofia</strong> cattolica tradizionale, il suo modo di pensare aveva plasmato il suo spirito;<br />
qualche cosa di analogo troviamo nel procedimento speculativo rigoroso di Edmund<br />
Husserl, nella pregnanza del suo modo di esprimersi” 90 . Certo è curioso che il cammino di<br />
conversione di Edith Stein, che a quattordici si dichiarava atea 91 , subì un’accelerazione al<br />
tempo <strong>della</strong> frequentazione di Husserl, il quale, dal suo canto “ha ricordato, ma senza<br />
alcuna datazione precisa, che Edith Stein, seduta vicina al suo letto di malato, gli aveva<br />
letto il Nuovo Testamento – presumibilmente si trattava <strong>della</strong> malattia dell’autunno 1918 “<br />
92 .<br />
Lo zelo di Edith Stein per l’anima del maestro tanto ammirato non rimase senza frutto<br />
spirituale: Husserl, infatti, morì superando, nella fede cristiana, il punto morto sul quale si<br />
era arenata la sua ricerca filosofica. In una lettera del 6 maggio 1938, la sua raggiante<br />
allieva, nel frattempo diventata suor Theresia Benedicta a Cruce 93 , poté scrivere: “durante<br />
le ultime settimane Husserl si era totalmente staccato dalle cose terrene e desiderava<br />
unicamente la patria eterna. E’ stata una morte beata che non vuole alcuna tristezza da<br />
coloro che rimangono” 94 .<br />
89<br />
Cfr. “Introduzione a san Tommaso”, op. cit. 1997, pag. 19n. Opposta l’opinione di Etienne Gilson, secondo il<br />
quale il politeismo impedì ad Aristotele “di concepire il divino come cosa diversa dall’attributo di una classe di<br />
esseri”. Cfr. “Lo spirito <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong> medievale”, Morcelliana, Brescia 1983, pag. 62. Nel profilo di Brentano,<br />
scritto per l’Enciclopedia cattolica, Cornelio Fabro, in sintonia con Edith Stein scrive: “Brentano fu maestro di<br />
un’efficacia eccezionale, che faceva riversare attorno alla sua cattedra turbe di studenti. Dalla sua formazione<br />
ecclesiastica egli attinse e conservò un forte attaccamento per l’aristotelismo che ebbe agio di approfondire alla<br />
scuola di Trendelenburg a Berlino. Pregevoli sono ancor oggi i suoi lavori di esegesi aristotelica. ... In<br />
un’epoca in cui dominava il positivismo comtiano con i suoi successi nelle scienze sperimentali, egli si propose<br />
di dare alla <strong>filosofia</strong> la rigorosità del metodo e l’evidenza di cui gode la scienza. ... L’opera del Brentano fu di<br />
stimolo per originali ricerche da parte dei suoi discepoli in tutti i campi <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong> operando un vero<br />
,rinnovamento nel campo <strong>della</strong> <strong>filosofia</strong>. Cfr. la voce “Brentano”, a cura di Cornelio Fabro nell’Enciclopedia<br />
Cattolica.<br />
90<br />
<strong>“La</strong> fenomenologia di Husserl e la <strong>filosofia</strong> di san Tommaso d’Aquino Tentativo di confronto”, testo del 1929,<br />
cfr. <strong>“La</strong> ricerca <strong>della</strong> verità”, op. cit., pag. 62.<br />
91<br />
Cornelio Fabro rileva, tuttavia, un alto livello spirituale “anche nel periodo che la Stein poi qualificherà di<br />
miscredenza”, cfr. “Linee dell’attività filosofico-teologica <strong>della</strong> Beata Edith Stein”, op. cit..<br />
92<br />
Hanna-Barbara Gerl, “Edith Stein Vita – Filosofia – Mistica”, op. cit. pag. 25.Nel Grande Guerra, Husserl<br />
aveva perduto il figlio Wolfgang, che era entrato nel reggimento dei volontari di Gottinga a diciassette anni. Cfr.<br />
“Storia di un famiglia ebrea”, op. cit., pag. 350..<br />
93<br />
In una lettera del maggio 1934, scriveva: “Per Edith Stein è suonata la campana di morte. Al suo posto c’è<br />
adesso Suor Teresa Benedetta <strong>della</strong> Croce”. Cfr. “Lettere a Roman Ingarden”, op. cit., pag. 336.<br />
94<br />
Cfr. “Lettere a Roman Ingarden”, op. cit., pag. 341. Edith Stein esaminava scrupolosamente le ricorrenti<br />
notizie sulla conversione di Husserl. Nell’ottobre del 1936 aveva scritto a Hedwig Conrad-Martius che “non si<br />
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