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<strong>LA</strong> <strong>ZIA</strong> <strong>FRANCESCA</strong><br />
desumevano esclusivamente dalla sua cravatta. Insomma per lui, la cravatta era tutto. Se il maggiore<br />
era l’eroe e Segre il brillante, Monga era il bersaglio della compagnia. Su di lui Segre aveva coniate le<br />
più straordinarie trappole verbali per farci ridere, e il povero Monga sosteneva il fuoco di fila dei<br />
nostri lazzi, come una palla di gomma sostiene i calci dei ragazzi in un giardino pubblico.<br />
Un giorno Segre disse: - Adesso starete a vedere che cosa gli combino. Eravamo a tavola e si<br />
mangiava, mi ricordo, la fonduta con i tartufi, per festeggiare l’onomastico del maggiore. Segre<br />
portava quella mattina una meravigliosa cravatta blu-elettrico, con dei disegnini fantasia assai<br />
indovinati.<br />
Monga naturalmente se ne accorse subito e domandò: - Dove l’hai comprata?<br />
- A Torino – rispose Segre tranquillo, poi aggiunse: - Senza offenderti, ma una cravatta come questa<br />
non l’hai mai posseduta.<br />
- Questo mi pare un po’ esagerato – disse Monga – in ogni modo è molto bella – e ripeté la domanda:<br />
- Dove l’hai comprata?<br />
- A Torino ti dico!<br />
- Diamine, Torino è grande, in che via, in che negozio?<br />
- Inutile che io ti dica dove – rispose Segre, perché se anche ci vai di queste cravatte non ne trovi<br />
esposte al pubblico.<br />
- Non le faranno mica per portarle in famiglia – fece Monga ridendo.<br />
- No, caro – ribatté Segre, ma le fanno per un gran magazzino di Londra, e in Italia per averne ci vuole<br />
la mano di Dio.<br />
- Insomma tu come l’hai avuta? L’ho avuta perché conosco la padrona.<br />
- E non potresti farla conoscere anche a me?<br />
- Dio mio, potrei – fece Segre allungando il suo labbro inferiore come quello di un asino che abbocca<br />
un cardo, - ma bisogna essere discreti. Se tu non farai parola con altri, io t’insegnerò il segreto per<br />
averne di queste meravigliose cravatte.<br />
- Diamine – fece Monga – è mio interesse non parlarne ad altri. Capirai benissimo, più uomini<br />
eleganti vi sono in giro, più sono i concorrenti alle conquiste femminili.<br />
Segre ebbe un lampo d’arguzia negli occhietti da topo.<br />
- Allora sta bene attento. Il negozio dove si fabbricano queste cravatte è a Torino in via Lagrange n…<br />
Niente di straordinario all’esterno un negozietto modesto, dove si vendono cravatte e guanti. Tu entri<br />
e troverai al banco una commessa piuttosto appassita. Le dici che vuoi comperare una cravatta e poi,<br />
molto discretamente, in modo confidenziale, aggiungerai: Mi vegni da parte del Nudar. Vedrai che<br />
quella immediatamente ti farà passare nel retrobottega, dove troverai la padrona, che ti tratterà con<br />
molta cortesia.<br />
- E che significa quest’affare del Nudar? – chiese Monga.<br />
- A quante cose vuoi sapere! – fece Segre irritato. Fa come ti dico io, e vedrai che ti troverai<br />
contento…<br />
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