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LA ZIA FRANCESCA

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<strong>LA</strong> <strong>ZIA</strong> <strong>FRANCESCA</strong><br />

Angelica si sentì allargare il cuore. Quella bella giornata pareva fosse di buon auspicio. Fece una<br />

carezza al suo bambino e si mise a guardare la campagna.<br />

Finalmente si giunse a Roma.<br />

Alla stazione Termini, Angelica lasciò al deposito una valigia, poi col bimbo uscì sul piazzale, e salì<br />

in botticella dando l’indicazione di via del Seminario.<br />

Il vetturino la squadrò con uno sguardo imperiale, perché a Roma tutto diventa solenne, anche lo<br />

sguardo dei vetturini, poi abbassò il tassametro e si mise in moto.<br />

Angelica si guardò intorno come trasognata.<br />

Il rudere di una torre a destra. La fontana delle Naiadi col suo tritone verdognolo nell’aria d’oro, i<br />

palazzi, le vetrine, tutto le sembrava la fantasmagoria di un sogno. Anche il piccino sbarrava ora i<br />

grandi occhi svagati, e sembrava un po’ atterrito da tutte quelle novità.<br />

Finalmente attraverso piazze, strade e vicoli giunsero in via del Seminario.<br />

- Ecco – disse il vetturino – "ce semo arivati" – e arrestò il cavallo davanti ad un enorme portone.<br />

Angelica pagò, poi col bimbo in braccio imboccò il portone.<br />

A sinistra, in una specie di atrio, un uomo in livrea stava seduto davanti ad un tavolo, sul quale si<br />

vedeva aperto un registro grosso come un messale.<br />

- Scusate – disse Angelica – cercavo un impiegato che è mio parente e deve essere qui: - Camillo<br />

Minici…<br />

- Vediamo subito -. Il portiere si portò un dito alle labbra per inumidirlo e si mise a sfogliare il<br />

registro, nel quale era scritta a mano una infinità di nomi.<br />

- Minici, avete detto… Minici: ecco Minici Camillo, trasferito a Piazza Termini. Alla ferrovia lo<br />

troverete – disse con un sorriso amabile.<br />

Delusa salutò e uscì.<br />

"E adesso dove vado da sola?".<br />

Nella via solitaria non si vedevano che scarsi passanti e qualche impiegato ritardatario che<br />

raggiungeva in fretta il portone del Ministero. Angelica si rivolse ad uno di quelli. – Per piacere<br />

signore, dove potrei trovare una carrozzella?<br />

- Andate avanti, in Piazza del Pantheon ne troverete di sicuro.<br />

In piazza del Pantheon infatti ne trovò una e si fece ricondurre alla Ferrovia. Dopo lunga difficoltà<br />

riuscì a trovare l’ufficio dove il Minici prestava servizio: un ufficio postale.<br />

Fu ricevuta da un capo-ufficio a cui tutti davano del cavaliere.<br />

- Desidererei parlare all’impiegato Camillo Minici.<br />

- Minici? Sì è qui, ma oggi è di riposo. Andatelo a cercare a casa, se credete; piazza Santa Croce in<br />

Gerusalemme n. 49.<br />

E Angelica ritornò sulla piazza.<br />

file:///C|/WINDOWS/Desktop/STORIE HTML colorato 418.htm (77 di 114) [03/09/2002 19.26.02]

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