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LA ZIA FRANCESCA

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<strong>LA</strong> <strong>ZIA</strong> <strong>FRANCESCA</strong><br />

spartiti sulla fronte e raccolti in due bande sempre lisce ed eguali, come gli ornamenti di una divisa,<br />

dava l’impressione di non essere mai stata veramente giovane, ma che non sarebbe invecchiata mai.<br />

Di solito, quando andavo da lei, la trovavo sulla terrazza o nell’orto, seduta vicino la bocca di un<br />

pozzo abbandonato, intenta a leggere dei libri di storia, o a fare la calza. Il corvo le stava sempre<br />

vicino, guardandola coi suoi occhi scuri e misteriosi, ed emettendo a volte un cra… cra… così strano,<br />

che pareva venisse dalle viscere della terra.<br />

In casa mia aveva fama di donna bisbetica e intrattabile. Mia madre, che le voleva nonostante tutto un<br />

gran bene, la chiamava la matta, testa dura, cervello a X; e quando si trattava di paragonare qualcuno<br />

di noi ad una persona indocile e di spiriti ribelli, il paragone era lì bello e pronto: questo ha la testa<br />

della zia Chiarina. Mio padre ne parlava come un essere anormale. Il fatto che teneva in casa un<br />

corvo, mi ricordo, era una delle cose che più gli davano sui nervi. Un corvo, diceva, un animale<br />

brutto, sozzo e di malaugurio! Capirei un merlo, una gazza, un passero, ma un corvo. Quella donna è<br />

decisamente pazza, ed è una fortuna che non abbia preso marito.<br />

Invece la zia Chiarina un giorno mi spiegò perché, fra tante bestie più graziose, utili e belle a vedere,<br />

ella aveva scelto un corvo, che doveva essere, non solo vecchio, ma antico tanto erano lunghi i peli<br />

che aveva intorno al becco, nodosi i piedi, e misteriosi gli occhi, rotondi e fissi come quelli<br />

dell’incubo.<br />

Vedi, figlio mio, disse un giorno che glielo chiesi, se ho scelto un corvo non è senza ragione. Il<br />

canarino vive al massimo otto o dieci anni: così pure il cardellino, il passero, il merlo e via dicendo<br />

tutti i cantatori. Il corvo invece vive duecento anni: questo che ho ha più di un secolo e, salvo<br />

disgrazia, vivrà altrettanto: non avrò quindi, il dolore di vederlo partire prima di me. Io soffro molto a<br />

staccarmi dalle cose che amo e poiché esse ormai sono pochissime ????? tra quelle che durano più di<br />

me.<br />

La zia Chiarina aveva una storia: eccola.<br />

Era l’ultima delle figliuole di mio nonno, ed egli l’amava molto, anche perché gli era nata alla soglia<br />

della vecchiezza, come un fiore sopra un vecchio tronco.<br />

A vent’anni era una cutrettola mingherlina e secca come un fiammifero di legno, tutta moti e scatti<br />

improvvisi, e un bel giorno, come tutte le ragazze, s’innamorò. Ma di chi? Quando si seppe di chi, in<br />

casa si produsse uno spaventevole scompiglio. La zia Chiarina si era innamorata del figlio del fattore,<br />

un bel giovanottone, molto intelligente che studiava giurisprudenza. Bisogna avere presente la<br />

struttura delle vecchie famiglie della nobiltà meridionale per rendersi conto della cosa; tradizioni<br />

rigide come il ferro, uno spirito di casta impenetrabile, qualche cosa di nobile e di stolido insieme, di<br />

feroce e di sublime.<br />

Il fattore fu scacciato ed il figlio consigliato a cambiare aria, se non voleva due pallottole di fucile<br />

nella schiena. La zia Chiarina, caricata con mia nonna e due cameriere sopra una carrozza, venne<br />

relegata a Santa Colomba, una bella casa di campagna che i nonni avevano a una diecina di chilometri<br />

dal paese, con l’ordine perentorio di dimenticare a breve scadenza la sua passioncella.<br />

Dimenticare? Non ci voleva che un ordine di quel genere perché la zia Chiarina diventasse più<br />

innamorata che mai.<br />

Ella non protestò, non pianse, non diede alcun segno esteriore del suo dolore, ma dentro mulinava le<br />

cose più strane ed inaudite del mondo.<br />

Intanto tentava tutti i mezzi per poter corrispondere col figlio del fattore. Difatti organizzò un piano<br />

file:///C|/WINDOWS/Desktop/STORIE HTML colorato 418.htm (52 di 114) [03/09/2002 19.26.02]

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