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Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

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nei loro aspetti più rilevanti, ad un vero e proprio governo del territorio. E' questo<br />

aspetto che porterà in seguito alla interferenza del regime amministrativo delle<br />

bellezze d'insieme con la regolamentazione urbanistica e ai conseguenti problemi di<br />

coordinamento tra l'una e l'altra disciplina.<br />

Per pervenire ad una migliore definizione preventiva delle entità dei limiti che la<br />

conservazione della bellezza naturale richiede di imporre alla utilizzazione edificatoria dei<br />

terreni e alle altre modificazioni dei luoghi, la legge appresta uno strumento peculiare per<br />

le bellezze d'insieme, che è la redazione del piano paesistico. La legge 1497/1939<br />

conferisce al Ministro competente la facoltà di disporre un piano territoriale paesistico con<br />

lo scopo di impedire che le aree delle località dichiarate "bellezze naturali d’insieme" siano<br />

utilizzate in modo pregiudizievole alla bellezza panoramica. Il piano può essere adottato<br />

contestualmente o successivamente alla approvazione dell'elenco delle bellezze vincolate<br />

ed è caratterizzato dall'essere facoltativo. Il contenuto prescrittivo del piano è precisato dal<br />

regolamento di attuazione delta legge, che gli attribuisce il compito di stabilire:<br />

- le zone di rispetto;<br />

- il rapporto fra aree libere e aree fabbricabili in ciascuna delle diverse zone della<br />

località;<br />

- le norme per i diversi tipi di costruzione;<br />

- la distribuzione e il vario allineamento dei fabbricati;<br />

- le istruzioni per la scelta e la varia distribuzione della flora.<br />

Il piano paesistico procede quindi secondo il metodo della zonizzazione, individuando le<br />

varie parti in ragione della loro importanza ai fini della conservazione dei tratti caratteristici<br />

della bellezza d'insieme e graduando per ciascuna di esse le limitazioni da rispettare nella<br />

edificazione delle aree e nelle altre attività di trasformazione del territorio. II contenuto del<br />

piano così delineato presenta degli evidenti punti di contatto, quanto a tipologia di<br />

prescrizioni, con il regolamento edilizio ed il programma di fabbricazione previsti dalla<br />

legge 1150/1942 (urbanistica). La legge comunque escludeva che il piano paesistico<br />

potesse assolvere a funzioni propriamente urbanistiche, almeno per quanto attiene al<br />

momento dinamico della utilizzazione del territorio: le indicazioni programmatiche relative<br />

alla destinazione delle aree e alle direttrici di espansione urbana restavano materia<br />

esclusiva del piano regolatore generale e del programma di fabbricazione. AI piano<br />

paesistico è anzi demandata una funzione non già di sviluppo, ma di contenimento di<br />

questo entro quelle condizioni che assicurano la compatibilità con la conservazione della<br />

bellezza tutelata.<br />

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