Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

nell’area considerata (Taranto, Crispiano, Massafra e Montemesola) una mortalità per
neoplasia del Polmone, della Vescica, del Fegato più elevata rispetto ai dati nazionali.
In particolare nel capoluogo emerge un rilevante aumento dei Tumori della Pleura e dei
Linfomi non Hodgkin. Lo studio dell’OMS si conclude con la considerazione che il quadro
di mortalità rilevato nel Comune di Taranto suggerisce la presenza di fattori di inquinanti
ambientali diffusi, in particolare amianto, ed una rilevante esposizione della popolazione
maschile ad agenti di rischio di origine occupazionale.
Nel corso del 1995, con l’attuazione nella Regione Puglia dei D.Lgs. 502/92 e 503/93,
vengono costituite le Aziende Sanitarie Locali e in esse i Dipartimenti di Prevenzione.
Fin d’allora, il Dipartimento di Prevenzione della ASL TA/1 orienta parte delle proprie
risorse professionali allo studio dei fenomeni collegabili al rapporto Ambiente-Salute
nell’area di Taranto.
Viene dato impulso alla raccolta in loco delle schede di morte per avere dati recenti sulla
mortalità, in attesa che siano pubblicati quelli ISTAT normalmente disponibili con un ritardo
di 4-5 anni e viene pubblicato con cadenza annuale il Bollettino Epidemiologico della ASL
TA/1 ove vengono analizzati i dati censiti.
Nel primo numero del Maggio 1997, vengono confrontati i dati di mortalità della Città di
Taranto relativi agli anni 1971, 1981, 1991, 1996 e si rileva un aumento della mortalità per
neoplasie del polmone, del fegato, dell’intestino e della prostata, oltre che di linfomi e
leucemie.
Nel corso dello stesso anno, il Ministero della Sanità pubblica la ”Relazione sullo stato
sanitario del Paese” in cui sono contenuti i dati nazionali e per aree (Nord, Centro e Sud)
di mortalità per tutte le cause.
Emerge come la mortalità per Neoplasia rispetto alle altre cause di morte sia a Taranto
sotto la media nazionale ma ben sopra il valore medio per l’area Sud (nel capoluogo la
mortalità per neoplasia rappresenta il 25% della mortalità per tutte le cause).
Nello specifico la mortalità per neoplasia polmonare vede Taranto al di sopra della media
nazionale: nella città ionica, il 40% dei decessi per neoplasia è dovuto al tumore del
polmone.
Significativo nella stessa tabella risulta a Taranto, pur nella limitatezza dei casi,
l’incremento della mortalità per neoplasia polmonare anche nelle donne : cioè laddove è
certamente bassa la percentuale di donne impiegate direttamente in occupazioni a rischio,
sembra assumere sempre maggiore importanza l’esposizione puramente ambientale ai
fattori di rischio.
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