Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

ai nuovi piani paesaggistici, sia degli enti locali, con il nuovo iter per il rilascio
dell’autorizzazione paesaggistica.
A livello comunitario le strategie perseguite, finalizzate alla tutela del paesaggio, rientrano
nell’ambito dello Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (S.S.S.E.), un documento
redatto dai Ministri dell’assetto del territorio dei 15 vecchi Stati dell’Unione europea, quale
quadro di riferimento per la politica di sviluppo territoriale dell’UE in una prospettiva di
sviluppo sostenibile ed equilibrato.
L’obiettivo principale dello SSSE è il rafforzamento della coesione economica e sociale
dell’UE non solo in virtù di uno sviluppo economico rispettoso dell’ambiente ma anche
grazie a uno sviluppo spaziale equilibrato.
Lo SSSE è un documento non vincolante che funge da quadro politico per migliorare la
cooperazione da un lato tra le politiche settoriali comunitarie con incidenza sulla struttura
territoriale e dall’altro tra gli Stati membri, le loro regioni e le loro città. Nel documento,
viene affermata l'importanza del patrimonio culturale europeo, dai paesaggi rurali ai centri
storici delle città, in quanto espressione della sua identità e appartenenza al patrimonio
mondiale. Le misure di protezione rigorose, quali previste da programmi di tutela di siti e
monumenti classificati, riusciranno a coprire sono una parte limitata di questo patrimonio.
E’ quindi necessaria la gestione creativa del patrimonio stesso in grado di invertire la
tendenza all'abbandono, al degrado e alla distruzione constatabile in numerose regioni.
Nel documento viene anche evidenziata l'importanza del patrimonio culturale e naturale
inteso come risorsa economica. La qualità di vita nelle città, nelle loro periferie e nelle aree
rurali e sempre più determinante nelle decisioni di installare nuove attività economiche. Le
ricchezze naturali e culturali sono anche una premessa essenziale dello sviluppo
dell'industria turistica.
Dello sviluppo delle risorse naturali si fanno carico, a livello comunitario, la gestione
ambienti interessati (aria, acqua, suolo) e la tutela mirata del territorio (aree protette, zone
sensibili). La realizzazione della rete ecologica “Natura 2000”, obiettivo prefissato della
direttiva Fauna, Flora, Habitat e delle direttive ambientali, rappresenta un giusto approccio
che va armonizzato tempestivamente con la politica di sviluppo regionale. Misure di tutela
concertate relative a territori contemplati dalla rete vanno inserite nel quadro di schemi
concordati di sviluppo territoriale. La rete ecologica e Natura 2000 sono in grado di
garantire e sviluppare anche una rete di biotopi degni di tutela. Particolare attenzione è
dedicata al collegamento tra le aree protette che favoriscono i movimenti degli scambi
genetici della fauna e della flora selvatiche in una logica di protezione del territorio.
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