Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

Una ulteriore classificazione dei punti panoramici può riguardare la loro facilità di accesso,
mentre la superficie di territorio osservabile da un punto panoramico difficilmente
accessibile potrà essere utile per osservare il paesaggio a fini di studio, ma avrà un ruolo
secondario nel rendere possibile l'osservazione e la conoscenza del paesaggio da parte di
un grande numero di persone.
Individuare una rete di punti panoramici sul territorio studiato può aiutare a costruire una
carta dell'intervisibilità, o meglio una mappa delle aree più visibili definita dalla
sovrapposizione dei coni ottici di due o più punti panoramici. Ciò consente di conoscere, in
prima approssimazione, le parti del territorio studiato che potenzialmente possono essere
più facilmente oggetto di osservazione.
Pertanto la carta dell'intervisibilità può risultare utile nell'individuazione dei vincoli e delle
potenzialità di parti del territorio studiato in relazione agli aspetti visivi.
La percezione dinamica, dal canto suo, rappresenta oggi la principale modalità di
osservazione del paesaggio. Essa si presenta sotto due forme principali:
- la percezione dinamica dall'alto, durante gli spostamenti in aereo, oggi sempre
piu diffusa;
- la percezione dinamica a livello del suolo, di gran lunga la più comune,
caratteristica degli spostamenti in treno o in auto.
La prima, quando avviene ad alta quota (condizione normale sui voli di linea), non
consente di leggere i particolari ne la morfologia del territorio, del quale si apprezzano di
più i colori e la tessitura creata dagli agenti naturali o dalle attività umane. Per questo
motivo la percezione dinamica dall'aereo può avere un ruolo limitato nella lettura dei
caratteri percettivi di un paesaggio. Diverso è il caso dei voli a bassi quota, utilizzati
prevalentemente a scopo di studio, utili in quanto sostitutivi della percezione statica da un
punto panoramico sopraelevato.
La seconda, invece, assume i caratteri di un vero e proprio racconto che si dipana lungo il
percorso effettuato, con l'affollarsi di episodi nei tratti in cui il paesaggio offre una fitta
sequenza di immagini e con un fluire più lento delle informazioni là dove esso è meno
articolato. La percezione dinamica è fortemente influenzata dalla velocità alla quale
l’osservatore attraversa il paesaggio e dall'apertura visiva consentita dai margini del
canale ferroviario o stradale che si sta percorrendo. L'osservatore, pertanto non ha la
possibilità di scorgere il paesaggio attraversato con un certo anticipo come sull'automobile,
dove la visione frontale precede e accompagna quella laterale e quindi di concentrare
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