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Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

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In particolare, l’area ad elevato rischio di crisi ambientale di <strong>Taranto</strong> è caratterizzata dalla<br />

presenza di vari stabilimenti a rischio di incidente, dalla presenza di uno dei principali poli<br />

industriali della cantieristica nazionale navale civile e militare nonché dalla presenza delle<br />

attività del porto commerciale.<br />

Nell’ambito del Piano di Risanamento del territorio di <strong>Taranto</strong> sono stati individuati<br />

insediamenti industriali di rilevanti dimensioni con forte impatto socioeconomico ed<br />

ambientale.<br />

Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante dell’area di <strong>Taranto</strong> sono:<br />

i depositi di gas liquefatti (ENI Spa);<br />

i depositi di oli minerali (ENI spa; BASILE PETROLI Spa);<br />

la raffineria di petrolio e di gas (ENI Spa);<br />

le centrali termoelettriche (ISE Srl; ENIPOWER Spa; EDISON Spa);<br />

lo stabilimento siderurgico, le acciaierie e gli impianti metallurgici (ILVA Spa);<br />

il cementificio (CEMENTIR Spa);<br />

lo stabilimento per la produzione di prodotti ceramici (SANAC Spa);<br />

La società ENI opera nelle attività di approvvigionamento, trasporto, rigassificazione,<br />

distribuzione e vendita del gas naturale. Lo stabilimento occupa una superficie totale di<br />

circa 37000 m 2 . Il trasporto del gas, dai luoghi di produzione a quelli di consumo, avviene<br />

tramite gasdotti e per tragitti più lunghi, attraverso navi metaniere. I metanodotti, interrati o<br />

adagiati sui fondali marini, comprendono un complesso di condotte, stazioni di pompaggio,<br />

di controllo e di sicurezza.<br />

Per trasportare il gas con navi metaniere, è necessario sottoporlo ad un processo di<br />

liquefazione, con temperature molto basse (-160°) e mantenerlo liquido a pressioni<br />

leggermente superiori a quella atmosferica. Sotto questa forma, il gas riduce fino a 600<br />

volte il suo volume ed è trasportabile in grandi quantità. Nei terminali di arrivo il gas<br />

liquido viene rigassificato prima di essere immesso nella rete di distribuzione.<br />

Inoltre Eni è il primo operatore nel settore della raffinazione in Italia collocando uno dei<br />

suoi stabilimenti presso la Raffineria Eni Refining & Marketing di <strong>Taranto</strong> che si estende<br />

per una superficie complessiva di circa 300 ha. Le attività svolte riguardano la raffineria<br />

hydroskimming, la conversione termica dei rifiuti e l’idroconversione dei rifiuti. Nella<br />

distribuzione di prodotti petroliferi è leader con il marchio Agip nel mercato italiano e vanta<br />

importanti posizioni in vari Paesi del resto d’Europa.<br />

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