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CAPITOLO IV: CONCLUSIONI E PROSPETTIVE FUTURE
Il tema ambientale, oggi, è divenuto centrale nella vita della città, nel destino dei cittadini,
nelle scelte politiche ed in quelle istituzionali. Il peso che oggi si dà alla tematica
ambientale è significativo perché vi è una maggiore sensibilità che si traduce in petizioni,
marce, cortei che denotano attenzione ai temi dell’ambiente che fino a 10-15 anni fa non
esisteva. Conseguenza ovvia è la produzione in termini di orientamento delle scelte
politiche, delle azioni e dei progetti da parte degli enti locali e delle pubbliche
amministrazioni.
Attualmente i progetti presentati dall’ILVA e dall’AGIP hanno l’obiettivo di migliorare
l’approvvigionamento di energia, ridurre i costi di consumo e l’impatto ambientale.
L’ENI ha posto l’obiettivo di aumentare la capacità della raffineria di Taranto che produce
benzine, distillati, petrolio, gasolio e prodotti derivanti dal processo di raffinazione, da 6.5
ad 11 milioni di tonnellate attraverso la costruzione di nuovi impianti, di due oleodotti che
collegano la raffineria al centro logistico di Napoli e a quello petrolchimico di Brindisi e di
una nuova centrale alimentata a gas metano e gas di raffineria, che sostituisce la vecchia
ad olio combustibile.
Nel caso dell’ILVA, la Regione sarebbe propensa a dare il via libera alla costruzione della
nuova centrale a patto che ne dismetta una delle vecchie, senza avere aumenti ed
esuberi, ma solamente la sostituzione con un impianto migliore ed ecologicamente più
compatibile.
Si tratta, quindi, di un terreno sensibile dovuto alla presenza di industrie che inquinano,
dell’impatto in termini di malattie professionali legate all’apparato respiratorio con un tasso
di mortalità elevato imposto dall’aria che respiriamo.
Dai dati epidemiologici riscontrati è lecito desumere che nell’ultimo trentennio la mortalità
nella popolazione residente a Taranto è in costante aumento anche a causa delle
neoplasie in generale e di quelle del polmone in particolare.
Su quale e quanto sia il contributo dell’inquinamento atmosferico urbano nella
cancerogenesi polmonare e quale ruolo svolga l’esposizione a specifici inquinanti
ambientali di produzione industrial, sono concentrati gli attuali sforzi organizzativi e di
ricerca del Dipartimento di Prevenzione della ASL TA/1.
L’approccio che bisognerebbe avere verso i temi ambientali è che da un lato è
impensabile poter tornare indietro in termini di livello di benessere e qualità della vita,
dall’altro è necessario capire i progetti attraverso il rigore dell’analisi scientifica e tecnica.
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