Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

considerazione di uno scenario caratterizzato da un progressivo esaurirsi delle risorse
energetiche, dai cambiamenti climatici dovuti alle crescenti emissioni e concentrazioni di
gas ad effetto serra in atmosfera, l’innarrestabile crescita dei prezzi del petrolio, che sono
più che triplicati dal 2001, un’economia, quella europea, troppo dipendente dalle
importazione estere di combustibili fossili.
Il Presidente della Provincia Gianni Florido ha lanciato come proposta che a Taranto, in
collaborazione con Vestas Italia ed il Politecnico di Bari si studi la possibilità di fare un
parco dove l’energia eolica serva a produrre idrogeno. Il progetto prevede di abbassare le
emissioni inquinanti salvaguardando le casse dei grossi gruppi attraverso una politica di
risparmio energetico e di innovazione che sfrutti le fonti rinnovabili.
In aggiunta, la creazione di un vero e proprio polo delle rinnovabili è tra i prossimi obiettivi
del Politecnico e di Vestas, come hanno sottolineato Il Preside di Facoltà Liberti, ed
Antonio Lippolis, Professore di macchine a fluido della Facoltà di Ingegneria di Taranto del
Politecnico di Bari. Lippolis ha annunciato poi, per la prima volta in Italia, l’acquisto del
Lidar, uno strumento ad alta precisione per la misurazione del vento, posseduto solo da
pochi altri centri di ricerca nel mondo, ed ottenuto grazie all’aiuto di Vestas, che ormai da
anni supporta l’attività del Politecnico in nome di una valorizzazione delle competenze
locali e attraverso la formazione di neolaureati e laureandi e che ha come vision la
creazione di un polo di eccellenza per le energie rinnovabili.
A supporto del discorso Pietro Chirulli, Vice Presidente della Confindustria di Taranto ha
sottolineato la necessità di conferire finanziamenti ed agevolazioni fiscali ad hoc proprio
per sostenere l’attività di ricerca nel territorio pugliese. Ricerca, sviluppo, ma altresì
occupazione. Come ha esplicato Tabarelli nella sua successiva presentazione, lo sviluppo
dell’eolico può contribuire in modo decisivo alla creazione di nuovi posti di lavoro in Puglia,
forti di un’industria che produce e che muove un vasto indotto. “Nel 2005 in Italia
l’industria eolica ha installato 452 MW producendo un fatturato di circa 450 milioni di Euro
e impiegando circa 3500 unità”.
Il convegno è stato poi l’occasione per annunciare lo sblocco della moratoria sull’eolico in
Puglia da parte di Michele Losappio, Assessore all’Ecologia della Regione Puglia.
Secondo Losappio, le rinnovabili sono l’elemento istitutivo della politica energetica
pugliese. Ma bisogna trovare una regolamentazione e predisporre un programma per
indicare dove non possono essere realizzati gli impianti.
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