Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

nell’aria delle grandi città e i consumi di petrolio; può aiutare nel diversificare i flussi di
mobilità ed alleggerire il carico dei servizi di trasporto pubblico “necessari”, quelli legati al
lavoro, allo studio alla produzione.
Con una sua diffusione più ampia una necessità diventa virtù: la bicicletta, infatti,
costituisce indiscutibilmente un portale d’ingresso per l’affermarsi di nuovi stili di vita e se
definiamo questi come l’insieme dei comportamenti individuali, delle personali abitudini,
della relazione con se stessi e con il mondo, con facilità si intravedono le importanti
ricadute di questo concetto nella definizione di servizio sociale ma anche nell’elaborazione
di strategie attuative.
La bicicletta, per la natura stessa del mezzo, può essere un formidabile strumento di
cambiamento delle abitudini di vita.
Tra i molti effetti di questo cambiamento uno evidentemente si colloca con facilità
proprio sul piano della mobilità sostenibile. La bicicletta promuove uno stile di vita attivo,
meno richiedente ai servizi di solidarietà sociale e di sostegno sanitario ma anche, direi,
culturalmente aperto, più ricettivo. Promuovere l’uso della bicicletta significa comunque
poter scoprire un nuovo piacere, il tempo stesso dello spostamento diventa tempo di vita,
una nuova opportunità di pratica motoria e, perché no, sportiva.
Realizzare tutto questo non è questione economica ma culturale. Anche qui la bicicletta
conferma se stessa, come strumento semplice e facile da utilizzare, ma assai generoso di
possibilità, di emozioni, di vita. Non si tratta dunque di pensare ad interventi costosi, a
grandi istallazioni, a robusti investimenti né di pensare a costose e faticose campagne di
sensibilizzazione. Si tratta, semplicemente, di rendere agibile una buona disposizione
generalmente espressa dai cittadini: poter usare la bicicletta avendo le necessarie
condizioni di sicurezza. Si tratta allora di pensare piste ciclabili ma anche, ancor più
semplicemente, percorsi assistiti, facilitazioni per chi voglia usufruire di tale mezzo, anche
attraverso particolari progetti comunali.
Un tipico esempio, metterebbe a disposizione un parco di bici, collocati in vari settori
della città e l’utente, mediate la sottoscrizione di un modulo, l’accettazione di un
regolamento, ed il versamento di una cauzione, riceve una chiave numerata che resterà a
lui abbinata e registrata in un database fino alla restituzione definitiva.
Con detta chiave è possibile prelevare una biciclette da qualsiasi rastrelliera, con il
dispositivo della rastrelliera, al momento dello sganciamento della bicicletta, trattiene la
chiave, bloccandola sul pannello; dopo l’utilizzo, l’utente dovrà ricollocarla nel medesimo
punto in cui è stata prelevata e solo nel momento del riaggancio potrà estrarre la sua
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