Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

♦ emissioni da trasporti secondo due meccanismi principali: evaporazione della
benzina e emissioni non combuste nei gas di scarico;
♦ processi industriali di produzione, lavorazione e trasporto di prodotti contenenti
idrocarburi;
♦ emissioni derivanti dall’evaporazione di solventi organici.
Gli IPA si originano da:
• emissioni da autoveicoli;
• emissioni da grossi impianti di combustione, in particolare quelli alimentati con
carbone e gli impianti di incenerimento;
• fumo di sigaretta;
• diverse modalità di preparazione degli alimenti (carne, pesce, vegetali e frutta): la
grigliatura, l’affumicatura, la torrefazione e la tostatura sono i trattamenti “a maggior
rischio”.
Il benzene proviene da:
- emissioni dei veicoli a motore;
- emissioni prodotte durante la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione dei
prodotti petroliferi;
- fumo di sigaretta.
Dal punto di vista sanitario gli idrocarburi alifatici non rappresentano una particolare fonte
di rischio per la salute umana vista la loro scarsa reattività e bassa concentrazione
nell’atmosfera (poco più di 1500 µg/m 3 ). Gli idrocarburi aromatici, invece, presentano
un’azione irritante sulle mucose respiratorie già a concentrazioni intorno alle decine di
µg/m 3 . Ben più grave è il problema degli effetti cronici sulla salute derivante
dall’assorbimento di idrocarburi policiclici soprattutto quelli aromatici. Questi sono veicolati
da particelle sospese con diametro intorno a 1 µm e raggiungono direttamente gli alveoli
polmonari e, dopo un contatto diretto e prolungato, facilitano l’azione cancerogena,
potenziata dall’eventuale presenza di piombo.
Per quanto riguarda la determinazione degli idrocarburi volatili escluso il metano (COVNM)
viene impiegato un rivelatore a ionizzazione di fiamma (D.P.C.M. del 28 marzo 1983); per
il benzene in atmosfera, il metodo di riferimento automatico-strumentale è basato sulla
gascromatografia interfacciata dallo spettrometro di massa (D.M. del 25 novembre 1994);
per gli IPA si presenta un metodo strumentale (D.M. 25 novembre 1994) basato sulla
gascromatografia FID (spettrometria di massa).
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