Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

Oggi il rapporto diretto con il proprio scenario di vita non esiste più; è venuta meno
l'identificazione fra attore e spettatore. La bellezza dei paesaggi umani del passato stava
anche nell'identificazione che si manifestava con la società che li produceva, con il loro
significato simbolico. Oggi anche l'interpretazione soggettiva del paesaggio quale insider è
diventata sempre pia difficile. La velocità degli spostamenti, il bombardamento di immagini
cui siamo sottoposti da parte di numerosi mezzi di comunicazione di massa rendono di
fatto impossibile la lettura del paesaggio in quanto protagonisti della sua costruzione.
Anche in ciò sta la difficoltà di produrre nuovi paesaggi umani all'altezza del passato.
Siamo vittime di un estraniamento dai luoghi che, come dice Roberto Gambino, rende
difficile leggere i "rapporti tra i processi sociali che producono il paesaggio e l'evoluzione
delle idee di paesaggio".
La riconoscibilità rappresenta, dunque, uno dei principali requisiti del paesaggio.
Riconoscibilità significa capacità di orientarsi e di identificarsi nel paesaggio.
La capacità di orientamento è garantita in primo luogo da due fattori:
- la posizione dell'osservatore;
- la conformazione del suolo.
La posizione sopraelevata dà la possibilità di abbracciare con lo sguardo una porzione di
territorio più vasta e di cogliere in maniera appropriata i rapporti fra i diversi elementi che
compongono il paesaggio osservato. La morfologia del suolo, se abbastanza articolata
consente di creare una rete di punti di riferimento che facilitano l'orientamento.
Tuttavia la capacità di orientamento sostenuta dalla ricchezza di elementi e dalla posizione
sopraelevata dell'osservatore non garantisce la capacità di identificazione. Questa e il
prodotto di una quotidiana consuetudine con il paesaggio osservato in qualità di
protagonista della sua costruzione. Nel paesaggio in particolare vengono appalesati i modi
che una società ha fatto suoi e ha istituzionalizzato nel suo rapportarsi alla natura. Ma oggi
questa capacità di rapportarsi al paesaggio contemporaneamente in qualità di attore e di
spettatore è quasi impossibile in quanto mancano i codici che consentono di leggere
adeguatamente i significati di un paesaggio.
Le società contemporanee, a causa della grande velocità di trasformazione che le
caratterizza, presentano grandi difficoltà nel riflettere adeguatamente sulla propria
autorappresentazione attraverso il paesaggio.
Se la riconquista della capacità di "leggere" il paesaggio da parte di tutti gli individui
rappresenta un obiettivo fondamentale per ricostruire un rapporto di identità fra società,
individui e paesaggio, a maggior ragione ciò deve costituire lo scopo primario di quanti
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