29.01.2015 Views

Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Laterza e il quartiere delle ceramiche di Grottaglie con quelli ancora “da scoprire” di<br />

Statte e del Mar Piccolo.<br />

5.5. Il progetto<br />

Partendo dall’analisi fin qui svolta, emerge come il recupero della gravina richieda politiche<br />

complesse e ingenti risorse e nonostante ciò, rimaranno ampie zone di questo territorio<br />

irrecuperabili almeno nell’immediato futuro. Tuttavia piccoli passi verso il recupero<br />

possono compiersi. Da una lettura incrociata tra mappe delle zone di criticità e potenzialità<br />

si evince che è proprio il depuratore uno di quei piccoli passi. Infatti, per come detto, esso<br />

sarà recuperato alla depurazione delle acque di drenaggio urbano il cui uso per usi agricoli<br />

appare, data la sua localizzazione, problematico, mentre esistono gia a nord-est di<br />

<strong>Taranto</strong> verso Paolo VI attività agricole biologiche la cui diffusione potrebbe essere<br />

sostenuta proprio da un impianto di questo tipo.<br />

Questa tesi propone dunque un progetto di un parco agricolo/corridoio che riconnetta le<br />

gravine di Leucaspide e Mazzaracchio al centro abitato di Paolo VI. Come accennato in<br />

precedenza, nei cunei non urbanizzati, si potrebbe realizzare un parco agricolo dove dare<br />

vita a coltivazioni biologiche e per il tempo libero adeguatamente progettato per favorire il<br />

ricongiungimento degli elementi ambientali. Questo progetto si articola in poche proposte<br />

tra loro integrate: bonificare l’attuale sito del depuratore e ricucire la frattura della<br />

continuità ambientale da esso creata. Le risorse potrebbero in parte recuperarsi dai fondi<br />

disponibili per recuperare il depuratore esistente e in parte richiedendo sulla base del<br />

principio “chi inquina paga” di destinare una quota degli oneri pagati dalle aziende che si<br />

insediano nella area distripark (ciò è già avvenuto nel caso del porto di Rotterdam) alla<br />

bonifica dell’area del depuratore.<br />

74

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!