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Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

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FONTI DA BIOMASSA<br />

Tra le diverse fonti rinnovabili, le biomasse di origine agro-forestale rappresentano per la<br />

regione Puglia una delle opzioni più concrete in termini di potenziale energetico e di<br />

sviluppo tecnologico, e che potrebbero contribuire fattivamente al rilancio delle attività<br />

agricole, forestali e zootecniche.<br />

Uno sfruttamento energetico di tali residui, specialmente nel caso in cui vengano poi<br />

utilizzati direttamente dalle aziende stesse è particolarmente vantaggiosa sul piano<br />

economico, richiedendo investimenti relativamente limitati potendo utilizzare la<br />

manodopera delle aziende agricole in periodi tipicamente “morti”.<br />

Per quanto riguarda le effettive prospettive delle coltivazioni bioenergetiche esse sono<br />

ancora, in molti casi, oggetto di sperimentazione, e quindi con risultati ecologici ed<br />

economici ancora da verificare senza i quali risulta difficile individuare le effettive<br />

possibilità e modalità per un loro sfruttamento a scopi energetici.<br />

La dimensione media delle aziende, la loro significativa densità territoriale rappresentano<br />

condizioni decisamente favorevoli al recupero su larga scala dei residui agricoli per scopi<br />

energetici che preveda la realizzazione di pochi impianti di generazione (elettrica, termica<br />

o combinata), eventualmente essere pianificata solo sul lungo termine.<br />

A fianco del settore agro-forestale va anche considerato quello ad esso strettamente<br />

collegato dell’industria agro-alimentare. Esso produce una vasta gamma di residui molti<br />

dei quali di origine vegetale che potrebbe permettere in alcuni casi di superare il non<br />

irrilevante problema del loro smaltimento, operazione piuttosto onerosa.<br />

È obiettivo del piano l’avvio di cosiddette “filiere corte” e cioè sistemi locali organizzati in<br />

cui singole aziende agricole o gruppi di aziende producono, raccolgono e trasformano<br />

biomassa residuale, soprattutto legnosa per l’alimentazione di impianti termici di piccola<br />

media taglia e di tipo diffuso. Tali filiere possono inoltre essere finalizzate alla costituzione<br />

ed organizzazione di centri per la produzione di pellet utilizzabili a scala locale in<br />

dispositivi termici prevalentemente di piccola potenza.<br />

Le colture dedicate per la produzione di biocombustibili sono rappresentate dalle colture<br />

saccarifere<br />

e oleaginose per la produzione di biocombustibili liquidi, come ad esempio quelli sostitutivi<br />

del gasolio e della benzina (biodiesel e bioetanolo).<br />

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