Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

1.3.2) Le piogge acide
Si tratta di precipitazioni atmosferiche che hanno pH minore di 5,6 e sono la principale
conseguenza di un inquinamento transfrontaliero causato dalla circolazione atmosferica
che trasporta gli inquinanti da una regione all’altra. Infatti le fonti che determinano tale
fenomeno si trovano totalmente o in parte in zone a notevole distanza dal luogo in cui
esso si manifesta.
I principali responsabili sono il biossido di zolfo (SO 2 ) e il biossido di azoto (NO 2 ), che
derivano dalle combustioni industriali, soprattutto di carbone e, in minor misura, dalle
combustioni degli autoveicoli.
Tali ossidi interagiscono con l’acqua delle precipitazioni dando origine ad H 2 S0 4 e HNO 3 ,
acidi forti, con abbassamento del pH e formazione della pioggia acida. SO 2 e NO 2
possono, in altri casi, interagire con l’acqua contenuta nelle goccioline di nebbia formando
nebbie acide, che possono stazionare per giorni al di sopra delle aree urbane. Tra le aree
più colpite nel mondo vi sono il Canada nord-orientale, alcuni Stati degli USA, alcune zone
dell'Europa centrale e della Scandinavia. Le conseguenze si sono fatte sentire in modo
particolare sui laghi canadesi, i cui ecosistemi sono stati gravemente danneggiati. La
diminuzione del pH sembra influire, per esempio, sulla schiusa delle uova degli anfibi,
sulle popolazioni di gasteropodi e di pesci .
Inoltre metalli come Al e Hg possono essere solubilizzati nelle acque ed entrare così nella
catena alimentare, contribuendo al fenomeno del bioaccumulo. Al di sotto del pH 4,5,
inoltre, la vita degli organismi lacustri cessa di esistere. Nell'Europa centrale le zone più
danneggiate sono la Foresta Nera (nel 1982 si stimava che un terzo dei boschi della
Repubblica Federale Tedesca fosse stato colpito da questo fenomeno), che risente delle
emissioni provenienti dal bacino della Ruhr, e la Scandinavia, colpita dagli inquinamenti
provenienti dalla Gran Bretagna e dall'Europa continentale. In queste regioni si sono
registrati notevoli danni con scomparsa di moltissimi km 2 di foresta.
Oltre che sugli ecosistemi acquatici le piogge acide hanno infatti effetti nocivi sui vegetali
provocando in essi disfunzioni nella reazione clorofilliana e minore resistenza all'attacco
dei parassiti e alle condizioni meteorologiche sfavorevoli. L'acidità delle pioggia ha anche
effetti dannosi sul suolo, in quanto l'abbassamento del pH rende solubili metalli come l'Al,
tossico per le piante, e meno disponibili metalli fondamentali come per esempio Ca, Mg, K.
Vengono inoltre sconvolti gli equilibri microbici del terreno, con danni agli azotofissatori e
alle micorrize. Anche l'attività della microfauna può essere compromessa (Figura 2).
178