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Ricerca Corso Tecnico dell'Ambiente - Scuola Edile Taranto

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energetico, sottolineando l’ importanza centrale della gerarchia dei rifiuti che stabilisce le<br />

seguenti priorità d’ azione in ordine decrescente: prevenzione-riutilizzo-riciclaggio<br />

materiale-recupero (energia)- smaltimento, finalizzate a ridurre le ripercussioni sulla salute<br />

e sull’ambiente. Resta da capire perché il governo italiano con la famigerata 152/06 ha<br />

tentato di negare tale gerarchia. Ovviamente, questa furbizia italiana aveva come scopo<br />

quello di favorire l’uso del termovalorizzatore e cioè con l’incenerimento con recupero di<br />

energia, ben più che del riutilizzo o del riciclaggio materiale dei rifiuti. Tanto da inserire<br />

addirittura la “termovalorizzazione” dei rifiuti tra le fonti di energia rinnovabile. Oggi il<br />

Parlamento europeo ribadisce che, a livello comunitario, le opzioni salienti sono proprio il<br />

recupero ed il riciclaggio dei rifiuti.<br />

5.2 Livello regionale.<br />

In materia di rifiuti la Regione prevede differenti azioni finalizzate alla loro riduzione in<br />

termini di quantità e pericolosità, tramite l’incremento della raccolta differenziata e il<br />

recupero. A tale scopo, adotta una regolamentazione della gestione dei rifiuti articolata<br />

attraverso un sistema integrato di competenze, nel quale la discarica risulta essere l’ultima<br />

fase del processo.<br />

Alle Regioni è stato attribuito, gia dal decreto Ronchi ed ora dall’art. 196 del D.Lgs.<br />

152/2006, il potere di regolamentare, in ottemperanza ai principi ed alle direttive delle<br />

norme nazionali, tutte le attività inerenti alla gestione dei rifiuti. Lo strumento principale e<br />

generale di coordinamento di tutte le attività regionali di smaltimento è previsto dall’art<br />

.24, comma 1, lett. g) del D.Legs del 18 Agosto 2000, n° 267, recante il testo unico delle<br />

leggi sull’ordinamento degli enti locali, che attribuisce alle Regioni il potere di definire<br />

ambiti sovracomunali per l’esercizio coordinato delle funzioni degli enti locali, attraverso<br />

forme associative e di cooperazione, previa intesa con gli enti locali interessati. I fini cui la<br />

regolamentazione regionale di piano deve principalmente mirare sono legati alla riduzione<br />

della quantità, del volume e della pericolosità dei rifiuti. Del piano regionale, fanno parte in<br />

maniera integrante, i piani di bonifica attraverso i quali le regioni devono pianificare i vari<br />

interventi di recupero ambientale seguendo un articolato sistema di priorità, agganciato ai<br />

criteri di valutazione del rischio elaborati da i vari enti (ARPA). Al Presidente della<br />

Regione è attribuito il potere di emanare provvedimenti amministrativi quali ordinanze per<br />

fronteggiare situazioni urgenti di particolare degrado.<br />

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