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la disciplina del trasporto pubblico locale: recenti sviluppi e prospettive

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ALESSIA NICOTERAgestiscono l’anagrafe <strong>del</strong> Comune, alle società che provvedono al<strong>la</strong> riscossionedei tributi.In tale contesto si è andata ad inserire <strong>la</strong> discussione sul Rego<strong>la</strong>mentoeuropeo emanato a fine 2007 ed entrato in vigore nel 2009.Vi accennavo prima, a questo proposito, a quel gioco di paroleche in realtà è stato oggetto di una grandissima discussione propriosull’affidamento “in house”, dal momento che <strong>la</strong> prima versione <strong>del</strong>Rego<strong>la</strong>mento n. 1370 era di fatto molto simile al testo <strong>del</strong> decreto legis<strong>la</strong>tivoitaliano n. 422 <strong>del</strong> 1997, e si poneva quindi in un’ottica assolutamentepro concorrenza. L’unica forma di affidamento prevista era infatti<strong>la</strong> gara. Era possibile ricorrere anche a forme di affidamento direttoma so<strong>la</strong>mente in casi eccezionali, motivati e tassativamente previsti.In sede di discussione <strong>del</strong> Rego<strong>la</strong>mento, c’è stata una forte opposizionedi Francia e Germania tanto che per un paio di anni <strong>la</strong> suaemanazione è stata bloccata, per poi giungere nel 2007 ad un accordopolitico che ha portato al<strong>la</strong> versione attuale <strong>del</strong> Rego<strong>la</strong>mento n. 1370,molto più “soft” rispetto al<strong>la</strong> versione originariamente e<strong>la</strong>borata dal<strong>la</strong>Commissione europea e nel<strong>la</strong> quale si mettono in qualche modo sullostesso piano tutte le forme di affidamento dei servizi.La rego<strong>la</strong> rimane sempre <strong>la</strong> gara e tutte le altre forme di affidamentosono consentite a condizione che <strong>la</strong> normativa nazionale nonlo vieti. Si prevedono quindi l’“in house”, l’affidamento diretto ferroviarioetc.., a condizione, come già detto, che <strong>la</strong> normativa nazionalenon lo vieti.Quel<strong>la</strong> fu una posizione di compromesso raggiunta in sede diaccordo politico proprio a causa <strong>del</strong><strong>la</strong> forte contrapposizione tra Paesicome l’Italia e l’O<strong>la</strong>nda, che premevano a quell’epoca per <strong>la</strong> concorrenzae Paesi, come <strong>la</strong> Francia e <strong>la</strong> Germania, che andavano invece insenso esattamente opposto.Si rimise allora <strong>la</strong> decisione sostanzialmente al Legis<strong>la</strong>tore nazionale,prevedendo diverse forme di affidamento, poiché peraltro nel<strong>la</strong>104

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