SILVIO BUSTIfebbraio 1996, n. 1), <strong>la</strong> Giunta provinciale (art. 11.2) può stipu<strong>la</strong>re contrattidi <strong>trasporto</strong> con un vettore a favore degli alunni stessi, potendoricorrere a trattativa privata qualora l’importo presunto <strong>del</strong> servizio inquestione risulti inferiore a quello minimo fissato dal<strong>la</strong> normativa comunitariaper l’obbligatorio ricorso alle procedure di gara (attualmente€ 422.000 al netto di I.V.A. per gli appalti di servizi ex art. 215 <strong>del</strong> Codicedei contratti pubblici, emanato con d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, inattuazione <strong>del</strong>le direttive 17 e 18/2004/CE).Il ricorso al<strong>la</strong> gara, prevista dal<strong>la</strong> l. prov. in materia di contrattipubblici, è invece sempre necessario per l’affidamento, ancora in formadi concessione, di autolinee interregionali con percorso prevalente inProvincia di Trento, previa intesa con l’altra Regione o Provincia interessata(art. 18 l. prov. Trento 16/1993).Altre eventuali eccezioni all’affidamento “normale” al<strong>la</strong> TrentinoTrasporti <strong>del</strong> servizio <strong>pubblico</strong> di <strong>trasporto</strong> collettivo <strong>locale</strong> sono ilricorso a gara pubblica per i servizi urbani turistici privi di connessionecon i trasporti extraurbani, nonché il possibile affidamento diretto, anzichémediante gara, dei servizi a chiamata od integrativi di quelli dilinea, all’affidatario <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> sco<strong>la</strong>stico, così da consentire a talesoggetto una certa continuità di impiego dei veicoli a sua disposizione(art. 22, c. 3-bis, ter e quater, l. prov. Trento 16/1993 negli emendamential testo originario).Dalle municipalizzate <strong>del</strong><strong>la</strong> legge trentina <strong>del</strong> 1973 sul t.p.l. sipassa al<strong>la</strong> “partecipata” Trentino Trasporti s.p.a. in una sorta di monopolio,od al più oligopolio, <strong>del</strong>l’attività. Le eccezioni al totale affidamentodei servizi in paro<strong>la</strong> sono, come accennato, solo eventuali, potendo<strong>la</strong> Trentino Trasporti provvedere comunque a servizi speciali oturistici, se <strong>del</strong> caso tramite società da essa control<strong>la</strong>te o partecipate(art. 8.1 <strong>del</strong><strong>la</strong> l. prov. Trento 16/1993), soprattutto qualora i servizi urbanituristici appaiano connessi con quelli extraurbani (art. 22.3-ter); <strong>la</strong>Giunta provinciale può non individuare servizi da concedere a soggetti24
PROFILO STORICO DELLA DISCIPLINA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALEdiversi dal “normale” affidatario (art. 9.1) ed addirittura decidere di affidarea quest’ultimo il <strong>trasporto</strong> di alunni, integrando in tal sensol’accordo di programma già stipu<strong>la</strong>to (art. 11.3-bis).2.4 Le <strong>del</strong>eghe al Governo per <strong>la</strong> riforma <strong>del</strong> settoreNel<strong>la</strong> persistente <strong>la</strong>titanza, all’epoca, d’una ampia <strong>disciplina</strong>comunitaria in tema di <strong>trasporto</strong> <strong>pubblico</strong>, invece limitata al<strong>la</strong> previsionedi obblighi di servizio <strong>pubblico</strong> per garantire una sufficiente mobilità<strong>del</strong>le persone, con facoltà per i Paesi membri di escludere da siffatti obblighisolo le imprese incaricate di trasporti urbani, extraurbani e regionali(art. 1.1 Reg. Consiglio CEE 26 giugno 1969, n. 1191, anche comemodificato da quello n. 1893 <strong>del</strong> 20 giugno 1991), o mirata solo ai serviziautomobilistici internazionali per viaggiatori (Reg. Consiglio CE16 marzo 1992, n. 684, modificato da quello n. 11/1998/CE <strong>del</strong>l’11 dicembre1997 e sostituito dal Reg. Par<strong>la</strong>mento europeo e Consiglio CE21 ottobre 2009, n. 1073, efficace però dal 4 dicembre 2011, con unaparziale liberalizzazione di tali servizi e l’importante introduzione <strong>del</strong><strong>la</strong>licenza comunitaria di legittimazione all’attività), il legis<strong>la</strong>tore nazionaletorna a pensare al <strong>trasporto</strong> <strong>pubblico</strong>, conferendo, con l’art. 2.51 <strong>del</strong><strong>la</strong>l. 28 dicembre 1995, n. 549, <strong>del</strong>ega al Governo per <strong>la</strong> riforma <strong>del</strong> settore,con <strong>la</strong> previsione: a) <strong>del</strong>l’attribuzione alle Regioni di tutte le funzionie responsabilità di programmazione e finanziamento dei servizi di<strong>trasporto</strong> <strong>locale</strong>; b) <strong>del</strong>l’ulteriore decentramento a Province e Comuni<strong>del</strong>le funzioni non abbisognanti di unitario esercizio regionale; c) <strong>del</strong><strong>la</strong>separazione, in capo al<strong>la</strong> Pubblica Amministrazione, <strong>del</strong>le funzioni diprogrammazione e rego<strong>la</strong>zione da quelle di gestione <strong>del</strong> servizio, daconferirsi, queste ultime, a società di capitali o cooperative risultantidal<strong>la</strong> trasformazione <strong>del</strong>le vecchie aziende speciali di cui al<strong>la</strong> l.q.151/1981; d) di procedure di gara per l’affidamento <strong>del</strong>l’attività in pa-25
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