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la disciplina del trasporto pubblico locale: recenti sviluppi e prospettive

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SILVIO BUSTIanche <strong>la</strong> determinazione <strong>del</strong><strong>la</strong> soglia minima per <strong>la</strong> richiesta <strong>del</strong> parere<strong>del</strong>l’AGCM sull’affidamento diretto in casi eccezionali. Lo Stato è pertantotito<strong>la</strong>re anche <strong>del</strong><strong>la</strong> potestà rego<strong>la</strong>mentare in proposito (art. 117.6cost.), convalidandosi in tal modo il c. 4-bis <strong>del</strong>l’art. 23-bis, anche comemodificato e (aggiungiamo noi) il re<strong>la</strong>tivo disposto rego<strong>la</strong>mentare<strong>del</strong>l’art. 4 d.P.R. 168/2010 (considerato in diritto n. 12.4).L’esigenza di evitare frammentazioni nelle gestioni dei servizipubblici regionali e locali giustifica poi, sempre nel quadro <strong>del</strong><strong>la</strong> tute<strong>la</strong><strong>del</strong><strong>la</strong> concorrenza, <strong>la</strong> norma <strong>del</strong> c. 7 <strong>del</strong>l’art. 23-bis, che vinco<strong>la</strong> Regionied Enti locali ad una serie di criteri e soprattutto all’intesa con <strong>la</strong>Conferenza unificata Stato-Città ed autonomie locali e Stato-Regioni,nel<strong>la</strong> determinazione, da parte di queste ultime o degli Enti locali, deibacini di gara (considerato in diritto n. 12.5).Ancora al<strong>la</strong> materia <strong>del</strong><strong>la</strong> tute<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> concorrenza, siccome finalizzataad evitare distorsioni <strong>del</strong>l’assetto concorrenziale <strong>del</strong> servizionel<strong>la</strong> fase <strong>del</strong>l’acquisizione degli strumenti necessari al<strong>la</strong> sua gestione,attengono le disposizioni (c. 10, lett. a), art. 23-bis e artt. 6 e 7 d.P.R.168/2010), in tal modo convalidate dal<strong>la</strong> Consulta, che impongono <strong>la</strong>procedura ad evidenza pubblica per l’acquisto di beni e servizi el’assunzione di personale. Sempre al<strong>la</strong> predetta materia attiene <strong>la</strong> determinazione<strong>del</strong><strong>la</strong> dimensione ottimale <strong>del</strong><strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> servizio, giustificandosicosì <strong>la</strong> disposizione (c. 10, lett. b), art. 23-bis) che <strong>del</strong>ega ilGoverno a prevedere che i Comuni con un limitato numero di residentipossano associarsi per svolgere le funzioni di gestione dei servizi pubblicilocali (considerato in diritto n. 12.6).In generale <strong>la</strong> Consulta evidenzia <strong>la</strong> ragionevolezza, proporzionalitàed adeguatezza <strong>del</strong>l’intervento legis<strong>la</strong>tivo statale di cui all’art.23-bis in oggetto, che favorisce, nei servizi pubblici regionali e locali,<strong>la</strong> concorrenzialità auspicata sia dall’ordinamento interno che da quellocomunitario, pur senza escludere, ove giustificato da partico<strong>la</strong>ri situazionilocali, un affidamento in house <strong>del</strong> servizio, ben potendo il legi-66

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