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la disciplina del trasporto pubblico locale: recenti sviluppi e prospettive

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LA RIFORMA DEL T.P.L. ALLA LUCE DELL’ART. 23-BIS DEL D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112detta lett. a) <strong>del</strong> secondo comma <strong>del</strong>l’art. 23-bis <strong>del</strong> decreto-legge 25giugno 2008, n. 112.In deroga ai predetti conferimenti ordinari <strong>del</strong><strong>la</strong> gestione deiservizi di <strong>trasporto</strong> <strong>pubblico</strong> <strong>locale</strong>, il Legis<strong>la</strong>tore ha, altresì, previsto, alterzo comma <strong>del</strong>l’art. 23-bis, che «per situazioni eccezionali che, a causadi peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche<strong>del</strong> contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficacee utile ricorso al mercato, l’affidamento può avvenire a favore disocietà a capitale interamente <strong>pubblico</strong>, partecipata dall’ente <strong>locale</strong>, cheabbia i requisiti richiesti dall’ordinamento comunitario per <strong>la</strong> gestionecosiddetta “in house” e, comunque, nel rispetto dei principi <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>disciplina</strong>comunitaria in materia di controllo analogo sul<strong>la</strong> società e di prevalenza<strong>del</strong>l’attività svolta dal<strong>la</strong> stessa con l’ente o gli enti pubblici che<strong>la</strong> control<strong>la</strong>no».Si tratta, in quest’ultimo caso, <strong>del</strong><strong>la</strong> cosiddetta gestione in house.Sia concesso, solo, osservare come, in tale contesto, il successivoquarto comma <strong>del</strong> medesimo art. 23-bis <strong>del</strong> decreto-legge 25 giugno2008, n. 112, introduca <strong>la</strong> necessità sia di una previa pubblicità adeguataal<strong>la</strong> scelta, sia di una motivazione, in base ad un’analisi di mercato,<strong>del</strong>l’Ente affidante che abbia optato per <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> gestione inhouse, con trasmissione di una re<strong>la</strong>zione da parte <strong>del</strong>l’Ente affidantemedesimo all’Autorità Garante <strong>del</strong><strong>la</strong> Concorrenza e <strong>del</strong> Mercato, “perun parere obbligatorio (ma non vinco<strong>la</strong>nte)” 10 , da rendere entro 60giorni dal<strong>la</strong> ricezione <strong>del</strong><strong>la</strong> predetta re<strong>la</strong>zione (decorso il termine di 60giorni dal<strong>la</strong> ricezione <strong>del</strong><strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, “il parere, se non reso, si intendeespresso in senso favorevole”).Con maggior precisione, è d’uopo rilevare che l’art. 4 <strong>del</strong> Decreto<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Repubblica n. 168 <strong>del</strong> 7 settembre 2010 hadisposto che «gli affidamenti di servizi pubblici locali assumono rile-10 In questi termini, Corte costituzionale, sentenza n. 24 <strong>del</strong> 12 gennaio 2011.85

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