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In questo numero - L'IRCOCERVO

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l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />

ni, si ammassa, con una lentezza impressionante,<br />

nell’Archivio storico del Senato<br />

della Repubblica. È il luogo dove,<br />

per quanto non sia attrezzato a far fronte<br />

a compiti di pubblicazione complessi ed<br />

enormi quali quelli imposti dalle Commissioni<br />

parlamentari d’inchiesta, sono destinate<br />

a concentrarsi le carte in parte ancora<br />

stivate a Roma, al terzo piano del<br />

palazzo San Macuto.<br />

L’Archivio non era in grado, a metà gennaio<br />

2007, di ipotizzare una data di completamento<br />

del lavoro di schedatura analitica<br />

informatizzata con digitalizzazione<br />

di tutto il patrimonio documentale della<br />

Commissione Stragi.<br />

Per la fine della legislatura, cioè nel<br />

2009, si prevedeva di rendere disponibile<br />

l’inventario e tutti i documenti di tutte le<br />

Commissioni d’inchiesta, dall’Archivio<br />

coordinate, in maniera da rendere uniformi,<br />

finalmente, i criteri di indicizzazione<br />

dei documenti e di digitilizzazione.<br />

Nessun accenno veniva fatto alla Commissione<br />

parlamentare d’inchiesta concernente<br />

il “dossier Mitrokhin” e l’attività<br />

dell’intelligence italiana (d’ora in avanti<br />

“la Mitrokhin”) .<br />

Se l’obiettivo non è la pubblicazione di<br />

queste carte, ma la consultabilità da parte<br />

del maggior <strong>numero</strong> possibile di studiosi,<br />

meglio, molto meglio, sarebbe se<br />

esse prendessero un’altra strada, ossia<br />

quella dell’Archivio Centrale dello Stato<br />

(d’ora in poi ACS). <strong>In</strong>fatti, malgrado i gravi<br />

limiti attuali di personale, di manutenzione,<br />

di servizio ecc. dovuti alla ristrettezza<br />

dei bilanci e all’incuria dei governi,<br />

è la struttura più spedita e funzionale,<br />

per assecondare la normale archiviazione<br />

in forme tali da consentire la consultazione<br />

e l’estrazione di copie ad uso degli<br />

studiosi.<br />

Bisognerebbe riformulare le delibere del-<br />

111<br />

le Commissioni parlamentari stabilendo il<br />

principio che i materiali acquisiti (per la<br />

verità non sempre di grande importanza)<br />

siano messi in consultazione presso<br />

l’ACS. Al Senato resterebbe il compito<br />

della pubblicazione, magari in seguito ad<br />

una severa selezione del materiale che i<br />

politici, non essendo degli storici, spesso<br />

non sono in grado di effettuare, giustapponendo<br />

ciò che è essenziale a quanto è<br />

secondario e ininfluente.<br />

Premetto che le osservazioni che seguono<br />

mi sono state dettate dalla esperienza:<br />

per due anni, dal 16 novembre 2003<br />

al 1 febbraio 2006 ho avuto il mandato di<br />

consulente presso “la Mitrokhin”.<br />

Nella lettera di “ingaggio” si parla genericamente<br />

di “ incarico…di supportare i<br />

componenti della Commissione nello<br />

svolgimento dell’inchiesta, coadiuvandoli<br />

in particolare, nell’attività di acquisizione<br />

conoscitiva” relativamente all’oggetto<br />

della inchiesta parlamentare. Specificamente<br />

mi sarei occupato di agenti del<br />

Cominform, spionaggio militare ed industriale<br />

dell’Urss e dei paesi dell’ex Patto<br />

di Varsavia a danno dell’Italia, agitazione<br />

e contestazione della Nato e delle basi<br />

militari Usa nel nostro territorio, l’organizzazione<br />

clandestina e armata del Pci (la<br />

cd “Gladio rossa”), i legami tra la rete Separat<br />

(del terrorista “Carlos”) e i servizi<br />

segreti di alcuni paesi dell’Europa orientale,<br />

e il ruolo da essi svolto nell’attentato<br />

al papa ecc.<br />

<strong>In</strong> Italia quella dell’accesso alla consultazione<br />

delle carte assomiglia ad una sorta<br />

di istruttoria segreta, quasi senza fase dibattimentale.<br />

<strong>In</strong> questa procedura, dunque, il consulente<br />

non è protagonista, ma un semplice<br />

destinatario delle ricerche, fatte da altri,<br />

mai o quasi mai da lui. <strong>In</strong>fatti, non ha accesso<br />

diretto, personale, agli archivi e

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