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In questo numero - L'IRCOCERVO

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l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />

Nel luglio del 2002, a prefazione del primo <strong>numero</strong> de “l’ircocervo”, nel dare vita ad una<br />

pubblicazione che è poi uscita episodicamente in tutti questi anni, per raccogliere i progetti,le<br />

idee e le speranze della cultura liberal democratica, socialista e cattolico riformista,<br />

che in Italia si era riconosciuta, in grande maggioranza, nel programma della Casa<br />

della Libertà, scrivevamo che:<br />

Essere europei è una cosa complessa: una storia più che millenaria, culture e popolazioni<br />

nel tempo sovrapposte, scontri sanguinosi, nascita e crollo di ideologie, grandezze<br />

e abissi incommensurabili, domìni imperiali e schiavitù, filosofie, religioni, ricordi e<br />

oblii, rovine e monumenti... <strong>questo</strong>, e di più, è l’Europa!<br />

E noi italiani di questa complessità siamo partecipi. Le semplificazioni che così bene<br />

funzionano in altre società dell’Occidente, se applicate da noi rischiano di distorcere la<br />

corretta percezione della realtà, impedendoci di trasformarla in qualcosa di diverso e più<br />

corrispondente ai bisogni della nostra epoca.<br />

Non ci si chieda quindi di essere semplici, univoci, come se fossimo nati ieri. L’Ircocervo<br />

– animale mitologico, fantastica sintesi di molte nature – ci somiglia. Nell’assumerlo<br />

come simbolo, abbiamo voluto sottolineare la necessità, per gli europei e per gli italiani,<br />

di aggregare nel nuovo tutto ciò che, del tempo e delle esperienze passate, è restato<br />

vitale pur nelle contraddizioni della storia, nel superamento delle differenze, e nel permanere<br />

di importanti specificità. Ircocervi siamo quindi noi: laici, liberali e socialisti, cattolici<br />

liberali, pragmatici o idealisti, efficientisti o sognatori, decisi a<br />

comporre le nostre differenti storie in un nuovo progetto culturale<br />

e politico e a dotarlo di una sua autonoma prospettiva e di un suo<br />

percorso futuro che, partendo dalle nostre antiche storie, le superi,<br />

per realizzare un programma che consenta all’Italia e all’Europa<br />

di vincere il confronto con le sfide che i tempi nuovi ci impongono<br />

di affrontare.<br />

Gli scenari mondiali – succeduti al crollo del muro di Berlino e alla<br />

sconfitta del comunismo come progetto politico credibile e<br />

modello economico alternativo alle pragmatiche regole delle<br />

civiltà occidentali – presentano infatti altri ma non meno minacciosi<br />

pericoli per la pace, la libertà, la convivenza fra i popoli.<br />

Al fanatismo politico, all’utopia salvifica del totalitarismo comunista,<br />

si sono sostituiti il fondamentalismo religioso, l’odio<br />

per l’altro e una perversa volontà di spingere le nazioni e i popoli<br />

a uno scontro totale tra modelli inconciliabili di civiltà.<br />

Oggi, di fronte all’epoca di incertezza, che si è aperta sul “che<br />

fare” e che investe il nostro come gli altri paesi occidentali, l’Ircocervo<br />

si offre come spazio e laboratorio di studi e riflessioni. Spazio<br />

di meditazione e confronto, per tutti coloro che sentono il bisogno di esplorare<br />

nuovi percorsi culturali e politici per sciogliere i nodi che impediscono alla<br />

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