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Soccorso bianco<br />
di Arturo Gismondi<br />
l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />
Nel libro “La sinistra divina”, tradotto in<br />
Italia nel 1986 per Feltrinelli, e dedicato<br />
alla parabola ormai discendente del Pc<br />
francese, Jean Baudrillard inserì una valutazione<br />
che assai più realisticamente<br />
poteva far pensare alla sorte del Pc italiano,<br />
ben più vitale e più attrezzato del<br />
confratello ad affrontare il duro impegno<br />
della sopravvivenza dinanzi ai segni di<br />
crisi e di collasso che venivano dall’immenso<br />
impero sovietico. E ciò perché il<br />
Pci, fra i partiti post-comunisti, è apparso<br />
rispetto al partito fratello più manovriero<br />
e spregiudicato, soprattutto più presente<br />
nella realtà sociale e culturale. Ha contato,<br />
nell’esperienza del Pci arrivato alla<br />
resa dei conti del 1989, la lezione di Antonio<br />
Gramsci e la saggia utilizzazione<br />
che ne ha fatto Palmiro Togliatti, e ne<br />
hanno fatto i suoi successori. Tutto ciò<br />
ha contribuito a far apparire più credibile<br />
di altre sinistre quella “sinistra immaginaria”<br />
italiana che, tornando alla simulazione<br />
di Baudrillard, ha svolto il compito<br />
di salvare il potere della “destra reale”<br />
utilizzando la presenza della “sinistra immaginaria”.<br />
Dice Baudrillard: «occorre salvare il Pcf<br />
<strong>questo</strong> è l’imperativo categorico di tutta<br />
la classe politica, anzi di tutta la società<br />
francese. Unica struttura forte alla quale<br />
possa ancora aderire l’illusione del politico<br />
e del sociale, e con essa la possibi-<br />
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lità di far gravitare le masse attorno a<br />
questi due astri morti, il Pcf deve essere<br />
salvato, e anzi resuscitato a ogni costo.<br />
È da tempo che il Pcf non rappresenta<br />
più alcuna minaccia di presa del potere,<br />
o di sovversione dell’ordine costituito,<br />
ma tutti hanno bisogno di questa idea, di<br />
<strong>questo</strong> fantasma …altrimenti sarebbe<br />
tutto il potere politico a cadere in disaffezione,<br />
sarebbe l’ordine sociale, e non<br />
soltanto l’ordine sociale, ma il sociale<br />
tout court a crollare per dissimulazione<br />
brutale. Il Pcf è l’ultimo garante della posta<br />
in gioco, non importa se di simulazione...<br />
Il Pcf ha fatto un buon lavoro, ha<br />
bloccato il volano della Storia al punto<br />
più basso e arretrato di una opposizione<br />
politica impotente, anzi al punto più basso<br />
e arretrato di una opposizione nostalgica<br />
e velleitaria salvando così “l’immaginario”<br />
del potere di sinistra e “la realtà”<br />
di quello di destra».<br />
Sostituendo alla sigla Pcf quella di Pci,<br />
in effetti il discorso di Baudrillard, limpidissimo,<br />
fra i più chiari, sarebbe stato, e<br />
anzi sarebbe, assai più persuasivo. <strong>In</strong> un<br />
convegno tenuto a Roma nel mese di<br />
marzo 2007 su “L’influenza del comunismo<br />
nelIa Storia d’Italia” il senatore Quagliarello<br />
in una relazione su “Le fortune<br />
di Togliatti e le sfortune di Thorez” affronta<br />
il problema della diversa fortuna<br />
dei due più forti partiti occidentali (ad es-